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Strade: ‘Il Governo non tradisca Arezzo e faccia il suo dovere’

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Strade: ‘Il Governo non tradisca Arezzo e faccia il suo dovere’

Arezzo – La proposta del Presidente Vasai è, come lui stesso l’ha definita, una vera e propria provocazione. E’ infatti tale nei confronti di un Governo che non mantiene le promesse, che sceglie di fare opere assurde ex novo invece di completare quelle avviate e di scaricare la responsabilità sugli enti locali.
In questa fase di gravissima crisi abbiamo quindi una scala di priorità da parte governativa che mette al primo posto opere come il ponte sullo Stretto e che lascia al loro destino piccole e grande infrastrutture che sono rimaste incompiute. Nella nostra lista ci sono la Due Mari e la E45.
Pensare a pedaggi è una provocazione efficace ma ritengo che la realizzazione di strade come queste non possa essere messa “in collo” ai cittadini. Abbiamo un Governo che ha dimenticato Arezzo. Oltre alla due strade di grande comunicazione, abbiamo il Nodo di Olmo per il quale non ci sono finanziamenti. E’ una vergogna che la Due Mari, sul nostro territorio, nasca in un campo ad Arezzo e finisca in un campo a Monte San Savino. Per la rotatoria di Olmo, Comune e Provincia hanno dovuto fare da sole.
Non è una ragionamento campanilistico ma di priorità amministrative. In gioco non ci sono soltanto le infrastrutture citate ma molte altre nel paese. Tutte accomunate dalla caratteristica di essere incompiute. Sempre, ma soprattutto in un periodo di crisi, la priorità dovrebbe essere quella di completare quanto avviato. E non di avviare opere come il ponte sullo Stretto di Messina.
I parlamentari aretini devono battere un colpo e lavorare per Arezzo.