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Superenalotto, camorra chiede pizzo ai vincitori

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Superenalotto, camorra chiede pizzo ai vincitori

AVELLINO – Avrebbero preteso dai vincitori del Superenalotto, baciati dalla fortuna, al concorso del 17 gennaio del 2008 una parte della vincita. Soldi che dovevano servire per il mantenimento dei carcerati appartenenti al clan Cava-Genovese attivo nell'avellinese. Una vincita cospicua, 33 milioni di euro, la cui giocata fortunata era stata eseguita presso una rivendita di Ospedaletto d'Alpinolo. Ma, tra vittime ed estorsori si sono inseriti i carabinieri del comando provinciale di Avellino che hanno identificato e arrestato cinque presunti appartenenti al clan Cava-Genovese.
I militari hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare, emessa dal giudice delle indagini preliminari Nicola Miraglia del Giudice, su richiesta del pm della dda Francesco Soviero. Tra gli arrestati vi è anche il figlio del boss Modestino Genovese, capo del omonimo clan.

Articlolo scritto da: Adnkronos