Arezzo – L’Università di Norman, Oklahoma, sta crescendo. In base al mandato del Presidente dell’Università, David Boren, il numero di studenti del corso di studio all’estero deve aumentare del 50% in due anni. Arezzo sarà le fondamenta di questo processo di espansione.
L’Università dell’Oklahoma offre programmi in oltre 50 paesi e 100 città in 6 continenti. In nessun altra sede l’Università ha un Campus simile a quello di Arezzo. L’inaugurazione di un nuovo spazio adibito a uffici e classi nel centro storico di Arezzo e il recente acquisto di un monastero abbandonato all’interno delle mura, stabilisce una solida relazione fra le due città. Questa relazione è fiorente su diversi campi ma in particolare in quello accademico, negli scambi di affari e a livello governativo.
“È la nostra speranza che l’Università dell’Oklahoma in Arezzo e l’Università di Siena in Arezzo riescano a trovare interessi comuni dove entrambe le istituzioni trovino terreno fertile nei campi socio-economico e accademico”, ha detto il Direttore degli Studi Italiani, Professore Kirk Duclaux.
Questo accordo bilaterale con la sede aretina dell’Università di Siena della durata di cinque anni, ha dato l’opportunità a studenti americani e italiani di espandere i loro confini culturali. “Le tre borse di studio complete che offriamo a studenti di UNISI-Arezzo sono incrementate con uno stipendio semestrale di 1.000 dollari che copre viaggi o alloggio all’interno del campus di Oklahoma University. “Queste borse di studio facilitano collaborazione accademica e rappresentano un investimento futuro per entrambe le università”, ha aggiunto il Professor Duclaux.
Lo sviluppo del gemellaggio fra Norman e Arezzo incrementerà ulteriormente lo scambio intercultural. Il gemellaggio è stato fondato sul forte legame che le due città hanno verso i rispettive atenei e verso gli enti civici e sull’interesse reciproco di un mercato in espansione.
“Siamo felici dal benvenuto e dal senso di coinvolgimento degli aretini nei confronti dell’Università dell’Oklahoma e speriamo che la nostra presenza stabile in Arezzo si dimostri produttiva verso tutti coloro che sono coinvolti”, ha concluso il vice-Rettore dei programmi internazionali, Dottor Zach Messitte.