AREZZO – Ucodep aderisce alla manifestazione “Primo Marzo, una giornata senza di noi”. Aderiamo perché pensiamo che l’immigrazione in Italia non possa e non debba essere confinata all’emergenza o alla paura per la sicurezza. Assistiamo con preoccupazione ad un linguaggio sempre più volgare e pericoloso che si diffonde tra le istituzioni, tra i mass media e i privati cittadini che fa prevalere una logica di contrapposizione tra stranieri e italiani. Non possiamo accettare una logica della politica che demanda alle istituzioni leggi dure per la sicurezza, confinando al privato sociale il buonismo della solidarietà. Non possiamo accettare che la presenza dei migranti in Italia non sia posta all’interno di una prospettiva di diritti e di democrazia. Vogliamo che il nostro paese sappia accogliere consapevolmente la transnazionalità e il multiculturalismo come una delle principali sfide che riguardano il nostro futuro.
Aderiamo alla manifestazione “Primo Marzo, una giornata senza di noi” perché pensiamo che sulle questioni di doveri e responsabilità, diritti e democrazia, la società civile debba essere più unita e più forte. Immigrazione vuol dire prima di tutto parlare di persone, con le loro storie, con le difficoltà quotidiane nell’esercitare i propri diritti, con i problemi delle famiglie che rimangono nei paesi di origine. Vuol dire anche parlare di grandi benefici per la nostra società, oggi e soprattutto domani. Dobbiamo impegnarci a essere meno soli, a tornare ad incidere sulla dimensione delle speranze e a lavorare per costruire un consenso da parte dei cittadini sulle questioni veramente importanti. Per tutto questo aderiamo al Primo Marzo.
Ucodep sarà presente oggi alle manifestazioni di Firenze ed Arezzo.