Home Politica Una pettorina di riconoscimento a cacciatori e cercatori di funghi

Una pettorina di riconoscimento a cacciatori e cercatori di funghi

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Arezzo – Dichiarazione del consigliere comunale Pilade Nofri (Pd): «L’incolumità delle persone che si recano nei boschi è a rischio. La vicenda dell’uomo colpito a morte a San Polo è un evento tragico che rappresenta un sonoro campanello d’allarme e che peraltro può ripetersi. È presto detto: quando si combinano temporalmente stagione venatoria e stagione dei funghi, i boschi finiscono per essere luoghi spopolati per diventare spazi frequentati in modo assiduo. L’esercizio della caccia nel territorio aretino deve poi fare i conti con una concentrazione edilizia, dai capanni a vere e proprie abitazioni, ai margini e dentro le riserve. Un aspetto che dovrebbe indurre a una verifica puntuale degli indici di saturazione edilizia delle campagne e dei boschi per decretare uno stop alla caccia nelle zone più a rischio di contatto fra cacciatori e abitanti. Ricordo infine che non sono mancati casi di cacciatori nei dintorni di Indicatore sorpresi anche a meno di 50 metri dalla ferrovia. Tutto questo, ovviamente, senza arrivare a demonizzare i cacciatori stessi ma invitandoli a essere partecipi della tutela e del rispetto del paesaggio e del territorio.
Le soluzioni in questi casi possono essere molto più a portata di mano di quanto si creda: sarebbe già importante rilasciare, quando si ritirano i tesserini di caccia e per cercatori di funghi, una pettorina obbligatoria di quelle in uso nelle automobili che vanno indossate in caso di arresto del veicolo. Pettorina che costituirebbe un indumento in grado di vedere chi si aggira nei boschi e che risulterebbe utile non solo per evitare incidenti mortali ma anche per individuare chi, colto da malore, va trovato da chi presta soccorso.»