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Una ricetta contro il caro-libri del preside Aldo Pampaloni

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Levane – Testi autoprodotti a costo zero per gli studenti, mercatino dell’usato, volumi unici per il triennio. Queste alcune iniziative promosse dal preside Aldo pampaloni per abbattere il “caro-libri”.
Dal 2008 dirigente scolastico all’Istituto Comprensivo Francesco Mochi di Levane , “un posto dove si lavora bene in sinergia e si realizzano tutte le iniziative del Collegio docenti anche grazie ad un impegno fuori orario; si trasferirebbe nella natia Figline “solo dopo aver conosciuto bene il personale di quelle scuole”. Dal 2003 dirigente per vocazione alla scoperta delle risorse del territorio, aveva avuto già un’esperienza da “preside burocrate” nel lontano 1987, “quando non c’era l’autonomia”.
Mentre ci si gode ancora gli ultimi scorci d’estate, con la lista dei libri alla mano si inizia a dar fondo al portafoglio. Proprio così, nonostante esistano precisi tetti di spesa dettati dal Ministro dell’istruzione, anche quest’anno il costo dei libri di testo potrebbe, in alcuni casi, superare tali limiti e portare le famiglie ad un vero salasso. Questo non accade a Levane dove il preside Aldo Pampaloni spiega le leggi che tutelano i genitori. E’ così competente che il suo telefono squilla spesso nella stanza della presidenza di via Milano. Sono i colleghi valdarnesi che gli chiedono consulenze gratuite.

Possiamo stare tranquilli con le spese per i libri?
Sì, Già l’anno scorso, il Ministero ha emanato una circolare (10 febbraio 2009, n. 16) in cui dettava precisi vincoli per l’adozione dei libri scolastici, vincoli confermati anche per l’anno accademico 2010/2011 e che prevedono:
Primo, i libri possono cambiare ogni cinque anni per la scuola primaria e ogni sei per la scuola secondaria di I e di II grado); quindi i fratelli minori possono riutilizzare i libri dei più grandi. Secondo, i libri non cambiano pagine entro i cinque anni dall’uscita e quindi la vecchia edizione rimane valida nel tempo. Terzo, A partire dall’anno scolastico 2011-2012, il collegio dei docenti adotterà esclusivamente libri utilizzabili nelle versioni on line scaricabili da internet o mista. E anche in questo caso c’è risparmio. Quarto, ci sono i tetti di spesa che per la scuola media ammontano a 286 euro per il primo anno, 111 per il secondo, 127 per il terzo.

Cosa ha fatto la sua scuola per ridurre il caro-libri?
Con i docenti abbiamo realizzato un testo di geografia con spiegate tutte le regioni d’Italia. Verrà distribuito gratis attingendo ai fondi della scuola in collaborazione con due sponsor locali quali la Tipografia La Zecca e MeM Ombrelloni.
Abbiamo adottato testi riassuntivi in tomo unico per il triennio, della stessa collana dei singoli tre volumi.
Poi inoltriamo al Comune di Montevarchi le domande che permettono ai meno abbienti di ottenere un contributo a copertura spese parziale o totale, a seconda della fascia di reddito. Inoltre riutilizziamo l’usato.

Cosa ne pensa dell’usato?
Qui a Levane ho introdotto la “Giornata dell’usato”. A giugno, dopo la fine delle lezioni, gli studenti vendono i propri testi usati. Prima, domanda ed offerta non si incontravano. Quella di giugno scorso è stata la seconda volta.

Una ricerca Adiconsum svolta lo scorso anno evidenziava che il 50% delle scuole secondarie di I grado aveva superato il tetto di spesa con uno sforamento dal 10 al 30%.
Questo non accadrà a Levane e nelle sedi distaccate di Laterina e Ponticino.Non ci saranno sorprese per i genitori. Già l’anno scorso abbiamo scelto i testi giusti per non sforare il tetto di spesa, anche calcolando il blocco adozioni per 6 anni.

Consigli per difendersi dal caro-libri?
Sfruttate gli sconti che alcuni supermercati come, ad esempio, Coop, Esselunga e Sma, hanno deciso di praticare sul pezzo di copertina dei nuovi testi oppure ricorrete all’usato! Ai ragazzi delle Superiori (Pampaloni è preside anche dell’Itis Galileo Ferraris di san Giovanni Valdarno; n.d.r.), più capaci di mobilità ,consiglio di recarsi a Firenze ed Arezzo dove vengono organizzati mercatini del libro usato dove vendere e acquistare libri di seconda mano. Un’opportunità per chi vuole liberarsi di testi su cui ha già studiato di guadagnare qualche soldino, e un’occasione per chi deve affrontare un nuovo anno scolastico, di contenere le spese con libri che spesso sono in ottimo stato e perfettamente pronti ad affrontare un altro anno scolastico.
L’importante è evitare lo scandalo dei testi intonsi nelle librerie dei ragazzi.