Arezzo – «Il comitato studentesco UniSim dichiara di aver preso permanentemente in gestione, a partire da questa mattina (lunedì 11 Ottobre 2010) la “palazzina donne” della Facoltà di Lettere e Filosofia di Arezzo.
La decisione di questa iniziativa scaturisce dalla presa di coscienza della situazione in cui versa l’Università italiana ed in particolare l’Ateneo senese. Il folle piano di smantellamento dell’istruzione pubblica mascherato da riforma e portato avanti dal governo prevede tra l’altro:
tagli al fondo finanziamento ordinario,
blocco dei turnover,
abolizione della figura dei ricercatori.

In particolare, come Facoltà dipendente da un ateneo in fallimento e con alcune inchieste giudiziarie pendenti, ci sentiamo in dovere di agire e prendere una posizione rispetto a quanto è stato fatto finora.
Nasce così l’esperienza dell’”Auto Facoltà” , uno spazio aperto alla cultura ed alla sua promozione al cui interno tutti avranno la possibilità di esprimere le proprie abilità ed acquisirne di nuove. Con l’appoggio di docenti, ricercatori ed esterni all’Università, i primi gruppi di lavoro a partire tratteranno temi come la “cittadinanza attiva”,“analisi della riforma Gelmini”, un “laboratorio di documentazione audiovisivo”, “cineforum” e molto altro durante l’arco di tutte la giornate.
Gli obiettivi per i quali portiamo avanti la nostra protesta puntano sul blocco della proposta Gelmini e l’apertura di un tavolo di discussione condiviso tra tutti gli attori sociali coinvolti. Per ottenere questo vogliamo che il Preside della nostra Facoltà, Walter Bernardi, comunichi l’esigenza di sospendere l’anno accademico poiché non esistono i presupposti per far partire un’offerta formativa da paese europeo.»