Home Politica UnoaErre: ‘Servono soluzioni vere’

UnoaErre: ‘Servono soluzioni vere’

0

Arezzo – <<La situazione UnoAerre è un affare molto serio per la città perché è un gravissimo problema occupazionale, sociale, economico, industriale che può compromettere il nostro futuro per molti decenni per cui deve coinvolgere tutte le forze politiche, amministrative ed economiche di Arezzo per trovare presto e bene una soluzione. Poiché però la più grande fabbrica orafa italiana, famosa nel mondo e con quasi 100 anni di vita, opera in regime di concorrenza nazionale ed internazionale, la soluzione non può che essere imprenditoriale, con il ripianamento dei debiti e del capitale, con ingenti investimenti e con una seria prospettiva di ritorno economico. Quindi i tanti Bla Bla degli esponenti dei vari partiti, di maggioranza e di opposizione, hanno solo l’effetto di accelerarne la fine perché non propongono vere scelte ma vuoti proclami come sempre inutili. Secondo le notizie lette in questi giorni c’è un debito di oltre 40 milioni, rischiano il posto quasi 400 dipendenti, con le relative famiglie, rischiano il lavoro un indotto di oltre 300 addetti.
Servono poi capitali freschi per seri investimenti e per mutare strategie commerciali. Arezzo, è cosa ormai nota, negli ultimi anni ha subito la recessione più di altri comparti non solo perché la nostra economia è prevalentemente manifatturiera quanto perché manca ai nostri imprenditori una cultura di percorsi di aggregazione che faciliterebbe, in un comprensorio interprovinciale come quello di Arezzo – Siena – Grosseto, l’accesso al credito ed un vero progetto di reti di impresa che consentirebbero servizi specifici e fondi di Start Up, quanto poi perché sconta la atavica carenza di infrastrutture locali e ed interprovinciali. Le responsabilità sono molteplici; tempi biblici di progettazione e realizzazione; totale conflittualità tra Provincia e Regione; mancanza di seri organismi specifici – Comitati Promotori – che studiando le varie esigenze dei comparti, suggeriscano le più opportune soluzioni superando le croniche lotte di campanile senza contare l’ottusità di certe forze politiche.
Ad Arezzo manca un aeroporto efficiente proiettato nel futuro ( dotato di piazzali, hangar, servizi, terminal passeggeri) per sviluppare servizi singoli o collettivi di aerotaxi ai fini di collegamenti veloci verso scali aerei maggiori. La città, ed in particolare la provincia, risulta penalizzata dal servizio alta velocità per la scarsità di collegamenti rapidi con Firenze Bologna Milano e con Roma Napoli. C’è necessità di elaborare urgentemente un piano provinciale del trasporto su gomma da integrare a quello su rotaia. Ma tutto ciò è da attribuire alla politica e alle sue continue scelte errate.
La UnoAerre può essere salvata non solo se altro imprenditore del settore vorrà prendere le redini ed investirci fior di capitali ma se valorizzerà tutto il suo patrimonio di conoscenze tecniche ed il suo patrimonio immobiliare. L’attuale sua sede infatti è sita in una grande area strategica all’immediata periferia della città. Esisteva già in Comune un progetto di trasformazione in area commerciale e residenziale. Si approvi quindi subito tale progetto con impegno da parte della proprietà di impiegare parte dei proventi per il mantenimento dell’occupazione per la realizzazione di una edilizia anche ecologica a costi contenuti. L’aumento di valore servirà alle banche per il ripianamento dei debiti; l’amministrazione recupererà grosse somme dagli oneri concessori facendo ripartire così l’edilizia cittadina.
La crisi della UnoAerre in atto non può risolversi con incontri, comizi,riunioni di commissioni o Consigli Comunali o Provinciali aperti. Ciascun ente deve fare subito la sua parte, senza se e senza ma, se si ha a cuore il futuro dell’occupazione.
Gli aretini devono sapere se si vuol salvare sul serio un patrimonio centenario o continuare a favorire la concorrenza, alla più vecchia azienda orafa nazionale da parte di quelle nuove fabbriche indiane, malesi,turche e cinesi che hanno nel mondo occupato questi spazi>>

Franco Barbagli- Raffaello Giorgetti- Giuseppe Matteucci
Consiglieri Comunali ArezzoFutura