AREZZO – "Oggi è un giorno importante per la Toscana. Si insediano il Consiglio e la Giunta Regionale. Inizia una nuova legislatura, in un momento particolarmente delicato per la nostra regione, come per l’Italia intera. Penso alle migliaia di lavoratori che hanno perso o rischiano di perdere il posto di lavoro, alle centinaia di aziende che stanno lottando per resistere all’onda d’urto della crisi economica e riagganciare il treno della ripresa. Voglio augurare al Presidente Rossi, alla sua Giunta, a tutti i consiglieri – in primis a quelli aretini – buon lavoro, a nome della comunità provinciale, nella certezza che potremo sempre trovare nella Regione il partner ideale per garantire a questo territorio il necessario sostegno allo sviluppo. Ciò premesso, non posso nascondere il profondo sconcerto che mi ha indotto a condividere con i miei colleghi della direzione provinciale del Pd la decisione di autosospendermi. Lo sconcerto che deriva dal non aver compreso per quale ragione e secondo quale logica spiegabile ai cittadini di questo territorio – fatto salvo il diritto inviolabile di scelta che spetta al Presidente – non sia stato raggiunto l’obiettivo di vedere un aretino nell’esecutivo regionale. Un obiettivo per il quale avevamo lavorato in questi mesi con impegno e con successo, non perché ritenessimo di accampare chissà quali diritti di rappresentanza territoriale, ma nella ragionevole consapevolezza che vi fossero tutte le condizioni per renderlo realizzabile. Ogni buon amministratore pubblico è chiamato continuamente a fare delle scelte, ma anche a motivarle adeguatamente. La nostra comunità ha il diritto di capire".