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Vita Indipendente: progetti d’assistenza su misura per disabili gravi

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Vita Indipendente: progetti d’assistenza su misura per disabili gravi

AREZZO – Molto spesso le persone con gravi disabilità pagano con l'isolamento domestico, nelle comunità o negli istituti, la mancanza di forme di assistenza che gli consentano di scegliere tra le possibilità che la vita e la società offrono: frequentare amici per esempio, viaggiare e visitare nuovi luoghi, continuare gli studi, cercarsi un lavoro, seguire i propri orientamenti religiosi, partecipare alla vita pubblica. Insomma, quello che fanno tutti, magari senza rendersi conto di quante occasioni hanno per le mani.

Ma parlare di tutto questo significa fare riferimento ai concetti di "indipendenza e possibilità di scelta". Concetti troppo spesso disattesi ai disabili ed a cui oggi la Regione Toscana cerca di dare diritto di cittadinanza attraverso il progetto "Vita Indipendente".

"Vita Indipendente non significa 'vita per conto proprio' o 'fare da sé' le cose – afferma il direttore generale della Usl Enrico Desideri – E non significa nemmeno essere autonomi. Il concetto che sta dietro al progetto regionale ha a che fare con l'autodeterminazione. È il diritto di scegliere, decidere e progettare la propria vita. Un progetto che si ispira alla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, e che la Regione ha finanziato – per una fase pilota di un anno – con un importo di 2 milioni di euro".

I destinatari del progetto sono le persone con disabilità grave fisico-motoria, che esprimono la volontà di rimanere nel proprio domicilio e che intendono realizzare un progetto di vita individuale, finalizzato alla conduzione di una normale vita personale e familiare.

"La novità insita in questo progetto rispetto ad altre azioni più di carattere assistenziale – secondo Patrizia Castellucci, direttore dei Servizi Sociali della Usl – sta soprattutto nella modificazione del ruolo svolto dalla persona con disabilità che abbandona la posizione di 'oggetto di cura', per diventare soggetto attivo e protagonista della propria vita. Si tratta sicuramente di una modalità innovativa che modifica anche il modo di essere e di agire del sistema dei servizi socio-assistenziali".

Il progetto regionale, si sostanzia nella possibilità che viene concessa ad una persona adulta con gravi disabilità di realizzare un'assistenza personale autogestita, attraverso la libera scelta e la conseguente assunzione con regolare contratto di lavoro, di un assistente personale, formato e retribuito sulla base delle proprie necessità individuali. Per l'individuazione dell'assistente personale la persona disabile può fare ricorso a personale privato o personale di cooperative sociali o associazioni, mentre non è prevista – fatti salvi casi particolari ed eventualmente solo in via eccezionale e del tutto transitoria – la possibilità di assumere parenti ed affini.

Per la sperimentazione della fase pilota del progetto l'Azienda sanitaria di Arezzo avrà a disposizione un fondo complessivo di 179 mila euro, da ripartire tra le cinque zone sanitarie. L'importo del contributo sarà determinato con riferimento agli obiettivi ed alle azioni definite in ogni singolo progetto, a partire da euro 500,00 fino alla misura massima di euro 1.680,00 mensili.

Le azioni previste nella progettualità, correlate all'assunzione dell'assistente personale, fanno riferimento all'area della cura personale (alzarsi, lavarsi, vestirsi, mangiare, ecc), a quella dell'assistenza personale (nelle attività domestiche, sul lavoro, per lo studio, ecc) ed agli interventi per l’accessibilità e la mobilità (spostamenti, commissioni, uscite, ecc).

Coloro che sono in possesso dei requisiti specifici richiesti (persone con disabilità fisico-motoria e/o sensoriali grave, non correlate a deficit cognitivi, di età superiore ai 18 anni, con certificazione di gravità ai sensi dell’art. 3, comma 3, della Legge n. 104/92), interessati ad accedere al contributo, dovranno presentare il proprio progetto – redatto in un apposito modulo – ad uno dei Punti Insieme della propria zona sanitaria, nel periodo compreso dal 3 maggio al 2 luglio p.v.. Sempre ai Punti Insieme si potrà fare riferimento per avere informazioni più approfondite o per ottenere aiuto nella compilazione della domanda/progetto. Il testo integrale degli Avvisi ed i moduli per la redazione dei progetti sono reperibili presso i Punti Insieme di ogni zona socio-sanitaria o nel sito web della Usl 8 (http://www.usl8.toscana.it).