Home Nazionale Alcol: causa 1 morte su 4 in strada

Alcol: causa 1 morte su 4 in strada

0
Alcol: causa 1 morte su 4 in strada
notte agazzi alcol

Roma, 8 giu. (Adnkronos Salute) – Sobri al volante. Aumentano in Italia i 'guidatori designati', persone che non bevono neppure un cocktail per riaccompagnare a casa in sicurezza gli amici. L'Automobile club d'Italia e Diageo Italia, leader mondiale delle bevande alcoliche, ne hanno già individuati oltre 132.000 nel corso 'Divertiti responsabilmente', iniziativa di responsabilità sociale che si svolge nei pub e nelle discoteche delle località più frequentate dai giovani in estate. Il dato è stato diffuso oggi a Roma dal presidente dell'Aci, Enrico Gelpi, alla conferenza stampa di presentazione dell'edizione 2011 della campagna, alla presenza del ministro della Salute, Ferruccio Fazio.
Le statistiche evidenziano un quadro allarmante in Europa: il 25% delle vittime della strada è imputabile all'alcol e quasi il 2% dei conducenti guida sistematicamente con un tasso alcolemico superiore a quello consentito dalla legge. Gli incidenti legati al consumo di alcolici sono la prima causa di morte tra i giovani fino a 24 anni. Nel nostro Paese i neopatentati sono coinvolti nel 15% dei botti sulle strade. Nelle ore serali e notturne la percentuale sale mediamente al 25% e arriva al 32% il sabato sera. Le campagne di formazione e sensibilizzazione contro la guida in stato di ebbrezza funzionano, sottolineano i promotori dell'evento: i decessi sulla strada correlati all'alcol sono diminuiti ogni anno del 5,7% dal 2001, più della riduzione complessiva delle morti (-4,2%).
'Divertiti responsabilmente', patrocinata dal ministro della Gioventù Giorgia Meloni, è la prima iniziativa contro la guida in stato di ebbrezza che viene lanciata in Europa all'interno del progetto della Federazione internazionale dell'automobile 'Fia action for road safety'. Si svolge sull'intero territorio nazionale con la collaborazione degli Automobile club provinciali. In dieci tra le maggiori città meta di divertimento dei giovani si svolgeranno specifiche attività di formazione e informazione, utilizzando mezzi diversi: dalla distribuzione di brochure informative alle prove sul simulatore di guida utilizzato nelle autoscuole Aci 'Ready2Go'. Si partirà il 10 giugno con Napoli per proseguire con Roma, Torino, Milano, Verona, Venezia-Jesolo, Bari, Lecce, Genova e Forte dei Marmi.
L'edizione di quest'anno della campagna è arricchita dall'iniziativa 'Guida il tuo video'. I ragazzi potranno contribuire in prima persona con la propria testimonianza a favore del 'guidatore designato' e registrando un video sulla propria esperienza in fatto di guida sicura, che sarà pubblicato sulla pagina Facebook dell'iniziativa. Altra novità dell'edizione 2011 di 'Divertiti responsabilmente' è la partnership con la Fondazione Veronesi che distribuirà nelle farmacie italiane oltre 22.000 kit di guida sicura EtilOk, con un opuscolo informativo e 3 etilometri monouso. "La lotta all'abuso di alcol e soprattutto al binge drinking, cioè al bere compulsivo di superalcolici diffuso tra i giovani – afferma il ministro della Salute Ferruccio Fazio – è uno dei punti fondamentali del programma 'Guadagnare salute' varato dal ministero per diffondere tra la popolazione stili di vita salutari. L'obiettivo è evitare che si mettano alla guida giovani che hanno bevuto dopo una serata in discoteca o altre situazioni di svago. Anche il divertimento deve essere razionale e consapevole, così come il consumo di alcol. Un bicchiere di buon vino a pasto è un'abitudine positiva che può essere benefica per la salute, così come l'abuso di superalcolici è una pratica negativa da scoraggiare soprattutto tra i giovani". "La repressione, sebbene necessaria, da sola non può bastare a contrastare un fenomeno come quello delle vittime della strada, che mostra ogni anno bilanci impressionanti – commenta il ministro della Gioventù Giorgia Meloni – Per questo la prevenzione, attuata attraverso un'opera costante e ampia di formazione ed educazione, ha un ruolo fondamentale".

Articlolo scritto da: Adnkronos