Una targa con le congratulazioni simboliche di tutta la città è stata consegnata dall'assessore allo sport del Comune di Arezzo Marco Donati ad Andrea Fini, campione del mondo di pesca sportiva 2011 sia a livello individuale che, con la nazionale italiana, a squadre. Erano presenti alla cerimonia i consiglieri comunali Pilade Nofri e Rossella Peruzzi.
Marco Donati: “un riconoscimento ufficiale del Comune a un campione del mondo era obbligatorio. Andrea Fini è una delle punte di diamante dello sport aretino e, a tale proposito, a tutela di questa straordinaria realtà, mi piace ricordare la delibera del Consiglio Comunale che si è espresso contro l'ipotesi governativa di abolizione delle sezioni provinciali del Coni: senza questo riferimento, senza Giorgio Cerbai, due figure davvero imprescindibili, lo sport aretino resterebbe quanto meno spaesato”.
Il presidente provinciale del Coni Giorgio Cerbai: “Andrea è stato premiato già dal comitato olimpico grazie a un succedersi eccezionale di risultati. Ringrazio l'amministrazione per essersi spesa a tutela delle realtà sportive del territorio. Il Coni rappresenta lo sport 'ufficiale' ma soprattutto di base, lo coordina, tutela gli iscritti, i bambini che lo praticano. Su Andrea mi limito a dire che in occasione della giornata olimpica di dicembre, dobbiamo definire la data esatta, sarà un dei testimonial”.
Andrea Fini: “voglio spezzare una lancia per questo sport compreso nelle cosiddette discipline 'minori'. Il mondiale disputato in Italia, a Ostellate, in provincia di Ferrara, è stato seguito da un pubblico di 20.000 persone. La pesca in Piemonte e in Lombardia è seguitissimo, la federazione italiana conta 300.000 iscritti. A questo mondiale abbiamo ottenuto, come nazionale italiana, 34 medaglie complessive. Siamo arrivati a livelli tecnici altissimi, in Inghilterra la pesca è una disciplina professionistica dove girano, anche solo in termini di ingaggi, varie centinaia di migliaia di sterline, quando gareggiamo con la nazionale, è vero che pescano solo 5 persone ma le equipe, fra tecnici, preparatori e atleti, sono molto numerose. Due sono le pagine che mi ha dedicato la Gazzetta dello sport in occasione del titolo, mi piacerebbe che analogo interesse, almeno per le vittorie mondiali, si verificasse anche nei media locali”.