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Approvata la variazione di bilancio che aumenta l’imposta su RC Auto

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Approvata la variazione di bilancio che aumenta l’imposta su RC Auto

Arezzo – Approvata dal consiglio provinciale la variazione di bilancio contenente, tra l'altro, anche l'incremento dell'imposta Rc auto. Ad illustrare la pratica è stato l'Assessore al bilancio Piero Ducci: “con questa variazione abbiamo destinato il residuo avanzo di amministrazione in conto capitale, recepito finanziamenti regionali e registrata una maggiore entrata di 870.000 euro per l'incremento dell'imposta sulla RC auto che passa dal 12,5% al 16%. Su questo voglio brevemente motivare per sottolineare come gi enti locali stiano attraversando un momento molto difficile della loro storia, perché si vanno riducendo, per non dire azzerando, i trasferimenti di stato e regioni e si va verso il federalismo fiscale. Gli enti locali sono stati messi nella peggiore condizione per operare, costretti ad operare prelievi fiscali per adempiere ai propri compiti istituzionali. A questo, per coerenza, dovrebbe corrispondere una riduzione della pressione fiscale da parte dello Stato, altrimenti è evidente e sarà chiaro a tutti di chi sono le responsabilità. Non avevamo molte alternative, siamo consapevoli che la situazione generale è molto difficile e complessa, quando però si deve garantire la sicurezza delle scuole e delle strade, e quindi l'incolumità delle persone, si devono fare scelte si questo tipo anche a rischio di sembrare impopolari. Ci faremo comunque carico di spiegare ai cittadini le nostre scelte, anche perché la Provincia di Arezzo non è affatto isolata e sono molte le province che hanno già assunto e stanno assumendo in queste ore lo stesso provvedimento. In questi mesi, infine, abbiamo tagliato la spesa corrente, ridotto gli affitti passivi, i contributi che vanno alle manifestazioni del territorio, la partecipazione ad organismi associativi e ridotto anche il personale, quindi abbiamo fatto di tutto per contrarre la spesa”. Il capogruppo dell'Udc Simone Palazzo ha affermato che “il vero responsabile è la politica del Governo Berlusconi ed il federalismo bluff che è stato approvato. L'Udc dal 2008 è contraria al federalismo fiscale, oggi siete costretti a fare quello che non potete non fare perché manca una vera riforma degli enti locali. Noi, con coerenza, non possiamo che essere contrari a questo provvedimento”. Il consigliere del Pd Mauro Cantelli ha affermato che i gruppi di maggioranza sono “chiamati a dover governare, anche se ci sono molti mal di pancia perché tutto quello che grava sui cittadini diventa un elemento di critica alle istituzioni. Dobbiamo prendere atto di quanto l'amministrazione ha fatto per ridurre le spese, a partire dalla composizione della Giunta. Credo sia necessario dire con molta chiarezza come verranno investite queste risorse ai nostri cittadini, anche perché le vere responsabilità sono tutte di un Governo che sta facendo danni a questo paese”. Il consigliere Francesco Lucacci ha annunciato il voto contrario del gruppo misto: “ci rendiamo conto che l'aumento sia dovuto ai tagli di bilancio, ma non era necessario arrivare fino al massimo e si poteva agire, magari, sull'Ipt intervenendo di più sulle cilindrate superiori”. Il capogruppo della FdS Alfio Nicotra ha ricordato che “l'indicazione dell'Upi era quella di utilizzare questa possibilità dell'aumento con attenzione, per non trasformare le Province negli enti che agli occhi dei cittadini aumentano le tasse. La scelta dell'amministrazione provinciale è invece quella di massimizzare questo tributo, cadendo nel trucco del governo che trasforma gli enti locali in gabellieri fiscali scaricando le responsabilità politiche. Non si possono sparare ad Arezzo le pallottole messe in canna a Roma, e quindi stigmatizzo le posizioni del Pdl, ma il mio voto è contrario perché si poteva scegliere una politica più temperata e una comunicazione più efficace per denunciare le responsabilità”. Il capogruppo dell'Idv Sara Boncompagni ha invece affermato che “a nessuno sfugge che ancora una volta i cittadini devono farsi carico di un'ulteriore imposta. La situazione però è chiara, non abbiamo risorse per fare gli interventi che sono esclusiva competenza dell'ente in materia di sicurezza su scuole e strade. Ci vorrà ora una chiara e adeguata informazione ai cittadini su quanto saranno gli introiti derivanti da questa imposta e su come verranno utilizzati, quasi come fosse una tassa di scopo”. Il consigliere del Pdl Pier Luigi Rossi ha affermato che “siamo in presenza di una norma che consente di individuare un'aliquota, scegliendo se e come applicarla. Non c'entra il federalismo fiscale o il Governo, è la Provincia che decide come applicare l'aliquota, se aumentarla o no. Il 70% delle province non ha applicato questa norma, come ad esempio la Provincia di Roma. Questa scelta interesserà più di 100.000 persone, diventando il maggior contributo al bilancio di questa Provincia. Votiamo quindi convintamente no perché la gestione amministrativa ed economica di questa amministrazione non è adeguata ai compiti che ha”. L'Assessore Francesco Ruscelli è intervenuto per sottolineare come “le risorse saranno un contributo alle manutenzioni di scuole e strade, per le quali possiamo fare conto soltanto su noi stessi. Vi invito però a fare una ricerca degli incassi delle province dagli autovelox: ci sono province che hanno entrate fino a 14 milioni di euro, mentre noi abbiamo zero perché siamo convinti che i bilanci correnti degli enti non si possono basare sulle contravvenzioni. I cittadini ci capiranno, e sono convinto che ci hanno già capito”. Il capogruppo del Pdl Lucia Tanti, intervenuta per stigmatizzare alcuni toni dell'intervento dell'Assessore Ruscelli, ha affermato poi che “la scelta della Provincia è legittima, ma è una scelta e non un obbligo come lo si vuol far sembrare”, mentre il capogruppo della FdS Nicotra è intervenuto dando lettura di un comunicato stampa della Provincia di Milano che annuncia l'aumento dell'aliquota della Rc auto: “il Pdl, quindi, non può dire una cosa ad Arezzo ed una a Milano”. Dopo che il Presidente della commissione bilancio e finanze Valerio Menchiari ha ricordato come all'esame in commissione del punto non fossero presenti esponenti del centro destra, ha concluso il dibattito il Presidente della Provincia Roberto Vasai. “So benissimo che ognuno di noi ha un ruolo e una funzione, quello di maggioranza è di grande senso di responsabilità e di governo e quello dell'opposizione è di controllo e di verifica. Ricordo che da tanti anni a questa parte è la prima volta che la Provincia di Arezzo aumenta un tributo, ma a volte ci si trova davanti a un bivio e si deve imboccare la strada che è migliore per i nostri cittadini. Vi posso assicurare che dal primo gennaio 2012 tutte le province della Toscana e, vorrei dire, tutte le province d'Italia faranno la stessa cosa e vi invito anch'io a non sottovalutare la differenza tra la nostra Provincia e quelle che fanno milioni di cassa con gli autovelox, che sono comunque gabelle per i cittadini. Il nostro ente ha i conti in ordine, e prima di ricorrere a questa scelta che non ci fa felici abbiamo fatto un abbattimento dei costi dell'ente, a partire da quelli della giunta che sono scesi del 70%”. Senza sorprese la votazione, con i pareri favorevoli della maggioranza e quelli contrari dell'opposizione. Approvata a maggioranza anche l'imposizione dell'obbligo di servizio di trasporto pubblico locale su gomma del bacino di Arezzo, presentato in aula dall'Assessore Antonio Perferi. “Sottolineo la necessità e l'urgenza di questo atto, indispensabile per non interrompere un pubblico servizio. Siamo di fronte ad un panorama estremamente fluido, il nostro è un atto unilaterale ma è stato preceduto da numerosi momenti di concertazione con il soggetto gestore che continuerà ad assicurare il servizio fino al 31 dicembre 2011. Non saranno effettuati incrementi di tariffe in questi sei mesi e saranno ripristinati gli abbonamenti ann
uali. La Provincia di Arezzo è l'ultima in Toscana che delibera un atto di questo tipo, e questo significa che abbiamo ampio margine rispetto a quanto previsto dalle normative europee”. Approvate anche una variazione al piano delle opere pubbliche e, all'unanimità, una mozione presentata dal consigliere del gruppo misto Francesco Lucacci e dai gruppi Pdl ed Udc su Cesare Battisti.