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ArciGay si rivolge al PD

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ArciGay si rivolge al PD

Arezzo – Il silenzio del Partito Democratico e di tutta l’area del centro sinistra riguardo le battaglie per il riconoscimento dei diritti civili all’interno della nostra società, sta diventando assordante e non più tollerabile. Anche in seguito all’assemblea nazionale tenutasi a Roma, sembra che niente sia cambiato.
Arci gay Arezzo si interroga dunque su che cosa abbia fatto il centro sinistra, negli ultimi quindici anni, per far fronte alle problematiche – ad esempio – della discriminazione degli omosessuali nei luoghi di lavoro; o su quali siano state le proposte concrete per i diritti civili da garantire ad ogni cittadino. Quali i provvedimenti e i cambiamenti messi realmente in atto (o quantomeno proposti nelle sedi istituzionali) riguardo la lotta all’omofobia, alla discriminazione, alla disoccupazione crescente?
La legge Turco-Napolitano sull’immigrazione varata nel 1998, pur muovendo da propositi condivisibili come il superamento della fase emergenziale e il tentativo di regolamentare l’immigrazione, incoraggiando quella regolare, ha di fatto aperto la strada alle peggiori legislazioni in materia, puntualmente messe in atto dal centro destra. Allo stesso modo, il cosiddetto “pacchetto Treu” varato dal primo governo Prodi nel 1997, contiene una serie di misure nate per fare muro contro la disoccupazione, ma che nel lungo periodo si sono rivelate fallimentari e hanno creato nuovamente i presupposti per alcune delle norme più drammatiche sul tema occupazionale (prova ne è la crescente “piaga” del lavoro precario).
Arci Gay Arezzo si chiede allora se non sia arrivato il momento – soprattutto da parte del PD e genericamente di tutta l’area del centro sinistra – di contribuire finalmente in maniera seria, importante e concreta alla realizzazione di progetti e riforme che si occupino di diritti civili, di integrazione sociale, dell’emergenza per le nuove povertà, della disoccupazione, della (in-)tolleranza, del riconoscimento dei diritti degli omosessuali fuori e dentro ai luoghi di lavoro.