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Area Ex Lebole, il Sindaco ringrazia gli imprenditori e Confcommercio

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Area Ex Lebole, il Sindaco ringrazia gli imprenditori e Confcommercio

Arezzo – “Ringrazio voi imprenditori e la Confcommercio per il vostro impegno: avete impedito che nell’area ex Lebole fossero realizzati progetti che avrebbero portato danni economici e di immagine alla città, e portando avanti le vostre ragioni avete permesso di arrivare alla migliore soluzione possibile per Arezzo”. Lo ha detto oggi pomeriggio (martedì 29 marzo 2011) il Sindaco Giuseppe Fanfani alla folta platea di imprenditori del centro storico riuniti presso presso la sede Confcommercio di via XXV Aprile. Il giorno dopo l’approvazione della delibera sul piano di recupero della Ex Lebole, il primo cittadino ha accettato di cofnrontarsi subito con la categoria, per rispondere alle loro domande e spiegare nei dettagli cosa accadrà nei prossimi mesi.

“Ringraziamo il Sindaco per la disponibilità immediata al confronto e soprattutto per aver accolto le istanze tecniche della nostra categoria” ha detto il direttore della Confcommercio Franco Marinoni, sottolineando che “adesso ci aspettiamo analogo accolgimento per la richiesta di destinare parte delle ingenti risorse che saranno ricavate dall’operaizone alla valorizzazione del centro storico. Da questo momento comincia la partita vera, le polemiche sulla dimensione del commerciale nella ex Lebole, ora ridotte al minimo, non sono la questione principale, è sulla destinazione degli altri oltre settantamila metri quadrati di insediamenti extracommerciali che si gioca il futuro degli equilibri socio-economici della città”.

I commercianti hanno quindi chiesto al Sindaco di vigilare affinchè nell’area non si crei una seconda città, una sorta di “Arezzo 2”, ma un polo funzionale e ben legato al centro. “Facciamo in modo che l’area Lebole non sia un’opportunità per pochi e un problema per molti, ma al contrario un’opportunità di sviluppo per tutti”, ha chiesto Roberto Rossi, titolare del negozio Viaggiando, “pensiamo quindi ad un collegamento forte fra centro storico e area Lebole, fatto da una viabilità efficiente, dal potenziamento dei trasporti pubblici e dalla realizzazione di una pista ciclabile”.

Francesco Veraldi, titolare del Caffè Sandy, ha chiesto al Sindaco “misure per evitare in ogni modo il trasferimento di quote importanti di direzionale tout court dal centro alla ex Lebole”, mentre Franco Scortecci (che ha il merito di aver sventato, da presidente della Confcommercio, il progetto dell’outlet più grande del mondo portando ad Arezzo i Carrara), ha chiesto “misure per impedire che le quote di commerciale frazionato previste nell’area possano riunirsi per diventare una quota unica in mano alla grande distribuzione”.

Piero Comanducci, titolare dell’hotel Continentale, si è augurato “da imprenditore del turismo che l’Amministrazione protegga le imprese della ricettività con la stessa forza con cui ha difeso quelle del commercio, impedendo che nell’area ex Lebole vengano costruiti nuovi maxi alberghi, erodendo ancora di più la già magra redditività del settore in questo periodo”.

Di turismo ha parlato anche Anna Lapini, che per uscire dalle logiche di contrapposizione fra ex Lebole e centro ha chiesto al Sindaco “misure urgenti per il rilancio turistico della città, per intercettare flussi importanti per tutto l’indotto economico, compresa la rete distributiva”, ma soprattutto “di prevedere uno specifico Assessorato al Turismo, che non è produttivo coincida sempre con quello alla cultura, poichè questo è un settore economico non meno importante degli altri”.

Il sindaco Fanfani ha quindi risposto ricordando agli imprenditori che la Sua Amministrazione sta affrontando investimenti ingenti con l’obiettivo di abbellire la città, dotare il centro di parcheggi funzionali, liberare energie economiche grazie allo sviluppo urbanistico legato alla riqualificazione della ex Lebole e della ex Caserma Cadorna, ma anche al regolamento urbanistico e alle oltre duemila richieste di interventi di edilizia privata che ha recepito e che saranno immediatamente operativi. “Regolamento urbanistico, Cadorna ed ex Lebole sono tre elementi che faranno ripartire l’economia locale attirando investimenti considerevoli”, ha detto il Sindaco. In merito alla ex Lebole, ha poi aggiunto “spero che vi siano imprenditori aretini che abbiano la forza, la volontà e il coraggio di prendere i pacchetti più grossi di commerciale”.

In conclusione, il Sindaco ha voluto anche dedicare una riflessione alla polemica che ha diviso in questi giorni i commercianti di Arezzo circa la realizzazione nella parte bassa della città di una iniziativa sul “vintage”. “La città ha bisogno di eventi e non ha senso frenare chi li propone. Ma la Fiera non può essere messa in discussione. Voglio quattro eventi al mese, uno per ogni domenica e uno per ogni parte della città. La parte alta ha la Fiera Antiquaria, bisogna individuare le altre iniziative”. Giovanni Bracciali e Luigi Del Mecio d’accordo sulla mediazione: “che sia la Confcommercio, che ha risorse e capacità adeguate, ad indicarci la soluzione”.