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Arezzo al convegno sul ruolo dell’esercito nella guerra di liberazione

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“Il ruolo dell’esercito italiano nella guerra di liberazione 1943 – 1945”: questo il tema del convegno promosso dalla Regione Veneto e dal Comune di Padova che si terrà il 10 settembre a Pontelongo. Tra i relatori Tiziana Nocentini, Direttore dell’Istituto storico della Resistenza di Arezzo che illustrerà l’azione dei volontari aretini nel gruppo di combattimento Cremona.
“Nella prima metà di gennaio del 1944, dalla sola provincia di Arezzo – ricorda Nocentini – partirono quasi mille volontari, a cominciare dai partigiani e patrioti arruolati dalla XXIII brigata "Pio Borri". Lo stesso fenomeno si ebbe a Firenze, Siena, Macerata, Ancona, Terni, Perugia e in altre città della Toscana, dell'Umbria, delle Marche e dell'Emilia. A Roma si arruolarono decine di giovani, compresi molti che erano stati attivi nei G.A.P. sotto l'occupazione tedesca. Affluiti fin dalla prima decade di gennaio dalle diverse province a quello che avrebbe dovuto essere il campo di raccolta e di addestramento di Cesano, presso Roma, al loro arrivo i volontari si trovarono di fronte a una situazione di tale caos organizzativo e a un così evidente tentativo di sabotaggio, che in molti casi i comandi delle formazioni partigiane dovettero prendere direttamente nelle loro mani la situazione. Soltanto nella prima decade di febbraio, dopo settimane di proteste e di pressioni, I primi gruppi di volontari ottennero di poter raggiungere il fronte. L'arrivo dei volontari segnò una grande svolta nella vita del Gruppo di combattimento "Cremona". Nel giro di poche settimane entrarono a far parte del Gruppo migliaia di uomini di varia età ed estrazione sociale, ma per la massima parte ex partigiani, accomunati dal desiderio di battersi per affrettare la liberazione del Nord”.