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‘Arezzo in catene, quando la toppa è peggio del buco’

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‘Arezzo in catene, quando la toppa è peggio del buco’

“Arezzo ha un’altezza massima di 313 metri sul livello del mare. Basterebbe, forse, questa semplice constatazione per far capire quanto pretestuosa e velleitaria possa essere l’ordinanza emanata dal sindaco Fanfani che obbliga gli aretini a dotarsi di catene da neve e gomme termiche. Sorvoliamo pietosamente sull’efficacia del provvedimento, come già evidenziato da altri, in quanto non avendo predisposto apposita cartellonistica stradale questo risulterà comunque inapplicabile. Sorvoliamo anche sul fatto che questa ordinanza poteva essere emanata nell’approssimarsi di precipitazioni nevose come sarebbe stato più logico.
Il MoVimento 5 stelle aretino invece vuole invece evidenziare alcune riflessioni più propriamente politiche. La prima è che l’improvvida azione di Fanfani costituisce una vera e propria tassa occulta per le già esangui tasche dei contribuenti aretini. Una tassa che indirettamente cade sulla stessa amministrazione che dovrà dotare, lo vogliamo sperare, i propri mezzi pubblici, auto, autobus, e quant’altro di quei dispositivi che obbliga i comuni cittadini a installare. Può sembrare una banalità ma ricordiamo tutti l’anno scorso, durante la nevicata di dicembre, i mezzi della polizia municipale tristemente fermi a causa della mancanza di catene.
La seconda annotazione è, se possibile, ancora più pertinente al significato di amministrazione pubblica e al senso che vogliamo dare della parola politica. Il sindaco Fanfani, sottotraccia, in maniera subliminale lancia il messaggio che è il cittadino a doversi tutelarsi di fronte a qualsiasi problema: ‘le strade non siamo riuscite a spalarle a causa dell’eccezionalità della nevicata ma noi ve lo avevamo detto di avere le catene a bordo…’. Il precedente è pericoloso perché di questa china basterà fare un’ordinanza per qualsiasi disservizio a cui il Comune non riesce a fare fronte e il gioco è fatto. Ma le tasse che i cittadini pagano non dovrebbero servire proprio a garantire quei servizi condivisi, tra cui la pulizia delle strade? La politica non dovrebbe essere lo strumento per dare delle risposte ai problemi della collettività? Quando chi amministra crea i problemi invece di risolverli realizza un doppio danno: non rende un servizio a chi lo ha eletto e allontana i cittadini dalle istituzioni.
In ultimo il dietro front: ‘faremo le multe solo se nevica’. Siamo alle comiche finali, l’ordinanza c’è
però la ignoriamo fino a che ci fa comodo, questo è forse il messaggio peggiore. Se il Sindaco ritiene sbagliata questa ordinanza la deve ritirare punto e basta! Se viceversa la crede motivata non può piegare la legge al suo comando sennò chiunque, in ogni ambito, si può sentire legittimato a fare altrettanto”.