Arezzo – La Galleria Comunale d’Arte Contemporanea di Piazza San Francesco, in questi ultimi anni, ha offerto una prestigiosa panoramica dell’attività artistica che ha caratterizzato il Novecento, soprattutto toscano. Artisti dai nomi più o meno noti hanno incontrato il favore del pubblico e l’attenzione di coloro che vogliono comprendere – culturalmente parlando – i decenni che ci siamo appena lasciati alle spalle.
L’assessorato alla cultura del Comune di Arezzo patrocina adesso la mostra dedicata a un artista, Dino Migliorini, che nella sua lunga vita ha attraversato l’intero secolo scorso. La mostra è stata realizzata dall’associazione Dino Migliorini in collaborazione con BancaEtruria.
Inaugurazione sabato 5 febbraio, ore 17, al primo piano della Galleria Comunale d’Arte Contemporanea. Fino al 6 marzo 2011, orario dal martedì al venerdì 10 – 12,30 / 16 – 18,30. Sabato e domenica 10 – 18,30. Lunedì chiuso. Ingresso libero.
[email protected] – www.dinomigliorini.it
Nato a Rignano sull’Arno nel 1907, Dino Migliorini fin da giovanissimo ha frequentato gli studi di Ardengo Soffici e di Ottone Rosai, decoratore alla Richard Ginori, ha fatto la sua prima mostra a Firenze nel 1931. Da allora ne ha realizzate più di cento, l’ultima nel 2004, nelle sale del Consiglio Regionale della Toscana: un affettuoso omaggio da parte dell’allora presidente del Consiglio Regionale, Riccardo Nencini, a un amante di questa terra che – come disse Soffici, nel 1947 “sa rappresentare con naturale vigoria quello che vede, e indurre nei paesi e negli oggetti che raffigura l’aura e l’aria che domina e circola in quel mondo a lui caro, e ciò mediante un’energia di esecuzione e una fresca arditezza di colori senza dubbio notevole”. Morto nel 2005, a Contea (Firenze), all’indomani del suo 98° compleanno, Dino Migliorini ha lasciato moltissime opere, alcune delle quali ancora inedite.
La mostra “Bellezza Sogno Realtà” a lui dedicata, curata da Giampaolo Trotta, prevede un percorso espositivo capace di descrivere con chiarezza le stagioni artistiche da lui vissute. Pur sperimentando varie correnti pittoriche (dall’Impressionismo all’Espressionismo, dal Classicismo fino al Cubismo), Migliorini ha, difatti, saputo elaborare attraverso un linguaggio fortemente personale una pittura aperta alle novità formali ed espressive del suo tempo ma, nel contempo, assai radicata nella tradizione figurativa della sua Toscana.