Si terrà sabato 17 dicembre alle ore 17 la conferenza “Ludi Vasariani, il Cinquecento di Vasari tra avanguardia e reazione”. L'evento è organizzato da CasaPound Italia Arezzo in collaborazione con il consigliere comunale Roberto Bardelli (Pdl).
All'incontro parteciperanno in qualità di relatori il prof. Pier Luigi Rossi, il prof. Francesco Tricomi e il dott. Pierpaolo Mangani.

“Proprio quest'anno ricorre il 500° anniversario della nascita di Giorgio Vasari – dichiara Eugenio Palazzini, coordinatore provinciale di CasaPound Italia – uno fra i più conosciuti e apprezzati geni del Cinquecento italiano a cui Arezzo ha dato i natali. Data l'inspiegabile scarsità di eventi che hanno interessato la figura di Vasari, la sua opera personale, ma soprattutto il contesto e le prospettive fortemente segnate dalla dicotomia fra Medioevo ed Età Moderna nelle quali l'artista si è mosso, è emersa la necessità di una conferenza che illustri alla cittadinanza, con un format dinamico ed efficace, le problematiche collegate alla figura di Giorgio Vasari ed al quadro artistico, storico, culturale e sociale nel quale si trovò ad operare nel corso della sua vita.”

“L'obiettivo – prosegue il coordinatore provinciale di CasaPound – è quello di non fermarsi ad un sunto, accademico e limitato agli addetti ai lavori, della vita e delle opere del genio aretino, ma illustrarne, in modo critico ed allo stesso tempo efficace e fruibile, gli specifici rapporti con il suo tempo ed i motivi che ne hanno fatto uno dei simboli di un'intera epoca, con tutte le sue contraddizioni.”

"A questo proposito – continua Palazzini – interverranno il prof. Francesco Tricomi, che introdurrà la discussione, tracciando un quadro storico-culturale del Cinquecento in rapporto alla vita ed all'opera del Vasari; il dott. Pierpaolo Mangani, che approfondirà il fondamentale contributo artistico del maestro aretino, evidenziandone le continuità stilistiche con la classicità e gli aspetti più innovativi e sperimentali; ed infine il prof. Pier Luigi Rossi, che affronterà criticamente una tematica inedita e delicata: quella del Vasari "politico" nei suoi rapporti con la città di Arezzo."

“Affrontare in questo senso la figura di Vasari – conclude Palazzini – ci sembra utile in particolare per sviluppare un filo narrativo che si allarghi prospetticamente e comparativamente anche ad altri personaggi e manifestazioni del suo tempo, prendendone in considerazione i rapporti con il presente. Al fine di rilanciare una cultura cittadina forte, identitaria e coesa. Anche come risposta all'attuale deserto culturale dilagante.”