Home Attualità Economia In sala dei grandi il battesimo di ‘Arezzo Fashion’

In sala dei grandi il battesimo di ‘Arezzo Fashion’

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Un consorzio per rilanciare la moda e l’oreficeria aretina, promuovendo nuovi marchi, attraverso la formazione ad hoc di giovani studenti e la creazione di figure professionali che possano soddisfare la domanda del mercato del lavoro territoriale. Nasce così il Consorzio Arezzo Fashion di cui l’Istituto d’Istruzione Superiore “Piero della Francesca” di Arezzo è capofila, insieme a dieci ditte operanti nei settori della moda, accessori e gioielli, la collaborazione dell’Arci, della Provincia e quella delle associazioni di categoria, che hanno dato il loro appoggio e che credono fermamente in questa iniziativa. «L’esperienza è assolutamente interessante e innovativa – afferma Carla Nassini, Presidente del Consorzio – poiché permette non solo di offrire opportunità formative agli studenti indirizzandone la capacità creativa verso i settori produttivi e di mercato, ma anche di valorizzare la tradizione storico artistica e artigianale della nostra provincia, dando vita a un marchio di qualità la cui lavorazione sarà esclusivamente territoriale e capace di rilanciare anche settori penalizzati dalla crisi sul modello di esperienze simili sorte già in vari Paesi europei». Questo è il risultato di buone pratiche formative che da un lato rilanciano il Polo liceale delle Arti, come previsto dalla recente riforma scolastica, collegandolo direttamente con il mondo del lavoro e creando piattaforme professionali capaci di rilanciare quei settori (moda e oreficeria in particolare) che nel ’900 sono stati i fiori all’occhiello di Arezzo e provincia, diventandone volani trainanti sotto il profilo economico e sociale, gli stessi che in questi ultimi anni hanno sentito più di altri il morso della crisi economica. «Sono particolarmente orgoglioso di dare il battesimo ad Arezzo Fashion – aggiunge il Presidente della Provincia, Roberto Vasai –. Questa iniziativa è la dimostrazione del grande potenziale della scuola italiana e, in particolare, dell’apertura mentale dell’IIS “Piero della Francesca”, grazie alla quale si realizza questa importante integrazione tra scuola e lavoro. Come Provincia abbiamo appoggiato da subito l’idea della professoressa Carla Nassini e del Dirigente scolastico Luciano Tagliaferri e con i nostri assessorati la sosterremo nella sua crescita e nel suo sviluppo che, speriamo, possa creare nuove professionalità e nuovi posti di lavoro sul territorio». La nascita del Consorzio Arezzo Fashion permetterà di promuovere la creazione di un marchio che possa diventare leader nei settori della pelletteria, del tessuto e del gioiello, intriso di quei valori storici e artistici che custodiscono la tradizione aretina, capaci di collegarsi al circolo virtuoso già messo in atto nel settore agroalimentare, come la certificazione di qualità. Esso, inoltre, rappresenterà una realtà aperta a tutti quei giovani che vorranno mettere in gioco la propria creatività, garantendo la formazione di figure professionali quali disegnatori, maestranze e manager, e aiutandoli nel passaggio verso il mercato del lavoro. «Trovo che la creazione del Consorzio – dice Carla Borghesi, assessore provinciale al Lavoro e Formazione professionale – sia un punto fermo verso il futuro, dove formazione e lavoro avranno una casa comune, capace di rilanciare i settori economici distintivi del nostro territorio». Nel frattempo è già stato avviato un corso di formazione per 20 allievi e 5 docenti per arredamento, abbigliamento moda e accessori, gioielli, gioiello applicato alla moda, seguito da un docente della Domus Accademy e del Politecnico di Milano insieme con due stilisti della nostra provincia, con lo scopo di arrivare a produrre oggetti innovativi ispirati alla tradizione locale già in aprile. Prodotti che dovrebbero essere poi proposti attraverso le aziende consorziate. «Finalmente – ribadisce Rita Mezzetti Panozzi, assessore alla Pubblica istruzione della Provincia di Arezzo – la scuola trova il suo sbocco naturale nel mondo del lavoro, come nella migliore tradizione europea. Plauso, quindi, all’Istituto “Piero della Francesca” che ha saputo trarre il meglio dall’ultima riforma, lo dimostra anche l’incremento del 120% delle iscrizioni negli ultimi due anni». «Con questo progetto – le fa eco Luciano Tagliaferri, Dirigente scolastico IIS “Piero della Francesca” e Presidente della Cooperativa di transizione scuola-lavoro “Arte&Fare” – vogliamo convogliare la potenzialità creativa giovanile del “Piero della Francesca” verso la progettazione di gioielli e tutto il mondo del design dell’accessorio, dai prodotti per la moda a quelli per l’arredamento. I progetti approvati, dei quali saranno realizzati prototipi a cura di uno dei pochissimi esempi di Cooperativa di transizione scuola-lavoro, “Arte&Fare”, legata allo stesso Istituto, saranno sottoposti alla scelta di negozi, aziende, centri di diffusione sul mercato, e successivamente verranno prodotti nelle cooperative, nei consorzi e nelle piccole aziende manifatturiere del territorio aretino, creando lavoro e competenze in un momento particolarmente difficile come quello presente. Questo permetterà di dar vita, con il contributo degli enti locali, anche a una serie di eventi che promuovano, nel nostro territorio, un Made in Italy qui prodotto e valorizzato, grazie al contributo della creatività giovanile. Questo è il modello di scuola di cui ha bisogno la nostra società: quella che oltre a formare cittadini responsabili e culturalmente forti, sa anche creare le professionalità giuste per lo sviluppo e la crescita del Paese». Per il Consorzio Arezzo Fashion questo è solo l’inizio. Sono stati già avviati contatti con la regione Toscana, sarà inserito nei progetti europei di Arco Latino per il 2012 e sarà nella pubblicazione finale del progetto europeo Localnetcoop. A breve sarà creato anche un sito per l’e-commerce, al quale potranno accedere anche le aziende attualmente consorziate. «Una perfetta sinergia tra mondo delle imprese, scuola e terzo settore – conclude Francesco Romizi, Presidente Arci Arezzo –. La nostra presenza permetterà, infatti, alle istituzioni coinvolte di promuovere il progetto anche al di fuori della scuola e instaurare un processo virtuoso nel mondo giovanile».