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Chirurgia del seno, raddoppia l’offerta di assistenza

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Arezzo – Quella dei tumori al seno è la neoplasia più frequente nelle donne: rappresenta il 25 per cento di tutti i tumori femminili e colpisce, mediamente, una donna su dieci. Quasi tutte le donne affette da questa patologia subiscono un intervento chirurgico per rimuovere i tessuti malati.
Sono 290, le donne aretine sottoposte ad intervento chirurgico di mastectomia nell'ultimo anno (103 totali e 187 subtotali), cioè di asportazione della mammella per tumore maligno. Un intervento che conta numerose varianti, più o meno demolitive, che vengono eseguite a seconda della gravità della malattia di base e dell'estensione del tumore.
La maggior parte di queste donne (181) si è rivolta agli ospedali aretini, in 7 hanno scelto case di cura private, 66 altre Asl della regione, mentre 36 sono quelle che hanno scelto strutture extraregionali.
Un quadro di riferimento fondamentale per comprendere la giusta attenzione che a questo tema sta riservando l'azienda nella sua programmazione e allo stesso tempo nella giusta attenzione che gli viene dedicata dalla società civile e dagli amministratori.
Una certa confusione è nata sulla possibilità di un trasferimento della attuale attività o anche di un suo ridimensionamento. Così non sarà. La delibera con cui l'Azienda ha approvato il progetto che sarà completato con un percorso lungo un anno, porterà non ad uno, ma a due centri, che saranno di alta specializzazione. Arezzo e Montevarchi ospiteranno quella che al termine sarà una "breast unit" con una unica equipe che si sposterà dall'una all'altra sede. Solo la sede amministrativa sarà collocata a Montevarchi, perché vi sono già le condizioni ottimali dal punto di vista professionale ed economico per questa scelta.
Ma ciò che conta è il traguardo individuato: al san Donato e alla Gruccia due centri per la chirurgia del seno di altissima qualità, pari a quello che oggi in Toscana si trova solo nelle sedi ospedaliere universitarie di Pisa e Firenze.

IL PERCORSO GIA' AVVIATO
Si sta quindi rivedendo, passo dopo passo, tutto il percorso assistenziale dedicato ai tumori della mammella, con la istituzione di una équipe chirurgica ed una lista operatoria unica, la formazione di un pool multidisciplinare di professionisti, il reperimento di competenze qualificate nel settore della chirurgia plastica ricostruttiva, con la costituzione anche formale di una Unità Multidisciplinare di Senologia (breast unit) in grado di operare nei presidi ospedalieri di Arezzo e Montevarchi.

Con quasi trecento casi annui, l'Azienda ha compiuto una analisi attenta di tutto il percorso oncologico della mammella, dallo screening alla diagnostica per immagini e prelievo bioptico, alla consegna del referto, sino alle fasi prechirurgiche, chirugiche e di follow-up. Dopo un confronto con i professionisti coinvolti in questo percorso assistenziale, la direzione aziendale ha deciso di costituire la Unità Multidisciplinare di Senologia.