AREZZO – La CISL Fp ha da sempre affermato la eccessiva rigidità derivante dall’applicazione dell’art. 19 del d.lgs. 150 del 2009, cioè fasce di merito percentualizzate ( 25 – 50 – 25) ove i lavoratori venivano distribuiti sulla base dei livelli di performance attribuiti loro secondo un sistema di valutazioni individuali effettuate dai dirigenti.
Non ci siamo tirati indietro nell’accettare la nuova sfida, commenta il Segretario Generale CISL FP(Funzione Pubblica) di Arezzo Patrizia Brizzi, ma non è possibile in questa fase di difficoltà per le retribuzioni mettere in discussione l’acquisito per sperimentare il nuovo: proprio per questo l’accordo prevede, tra l’altro, che i nuovi strumenti premianti siano adottati solo in caso di eventuali future risorse aggiuntive a quelle già in godimento derivanti da efficientamenti dell’organizzazione, cioè solo le risorse aggiuntive derivanti dalla riduzione degli oneri degli organismi politici e degli apparati amministrativi, con particolare riferimento alla diminuzione dell'ammontare dei compensi e delle indennità dei componenti degli organi rappresentativi e del numero di questi ultimi, al ridimensionamento delle strutture organizzative.
Questa è una firma importantissima che riporta i lavoratori al centro del cambiamento nella Pa e fa chiarezza su molti aspetti rimasti in sospeso dopo le molteplici modifiche legislative, cominciando dall’organizzazione del lavoro pubblico.