Home Politica Cisl: necessario presidio dei Vigili del Fuoco in valtiberina

Cisl: necessario presidio dei Vigili del Fuoco in valtiberina

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Arezzo – A seguito della criticità vissuta lo scorso 30 dicembre, che ha interessato il cedimento di tre conci della diga di Montedoglio in Valtiberina, si è prepotente riaffacciata la questione che nella zona non esiste un distaccamento permanente dei VVF, che offra un servizio certo e professionale.
La vicenda ha origini lontane, dicono David Mencarelli e Lucio Marcetti della segreteria provinciale FNS Cisl di Arezzo che, nella conferenza stampa, hanno ripercorso le tappe dell’intera questione mettendo in evidenza che il progetto di realizzare un distaccamento dei VVF in Valtiberina risale al 1962 su iniziativa d’allora ministro degli Interni Amintore Fanfani. Già a quell’epoca era forte la necessità di istituzione un distaccamento nella zona tanto che fu ritenuta una priorità, ma da quella data pur essendo trascorsi molti decenni, non è stato dato alcun seguito. Della questione si tornò a parlarne nel 2005 con l’allora Prefetto Morcone il quale propose di valutare l’opportunità di istituire un distaccamento misto: vigili professionisti e volontari. Dall’ora solo sterili discussioni e bracci di ferro che non hanno portato alla risoluzione del problema che invece richiede di essere affrontato seriamente e presto sia per il bene dei cittadini che per l’intera economia del territorio.
La FNS CISL di Arezzo è da molto tempo che si fa carico della sensibilizzazione dell’apertura di un distaccamento permanente e ne motivano la necessità: la valtiberina è l’unica che non ha un servizio certo e professionale da parte dello Stato; criticità evidenti come la E45, diga di Montedoglio, alta sismicità, centri patrimonio dell’umanità come Anghiari, salvaguardia delle attività economiche dell’intera vallata, vicinanza costante h24 alla popolazione della Valtiberina da parte di un ente statale come lo sono Carabinieri, Polizia; Guardia di Finanza e Corpo Forestale dello Stato; possibilità di impiego in pianta stabile dei vigili volontari di Sansepolcro in un distaccamento misto garantendo a chi non ha un lavoro una garanzia per almeno 6 mesi con richiami stipendiati da 1000 euro al mese; possibilità di far avvicinare i vigili permanenti di Sansepolcro ed Arezzo dalle città del nord ad Arezzo migliorando così la loro condizione lavorativa. Ai volontari, aggiungono ancora Mencarelli e Marchetti, riconosciamo il loro importante contributo e per questo lungi da noi volerli allontanare, ma è necessario che i professionisti svolgano il loro lavoro anche dove fino ad oggi c’è stato un gruppo di persone che si dedicano volontariamente al soccorso della vallata. Vogliamo inoltre smentire categoricamente che il vigile permanente sia uguale al vigile volontario in quanto i percorsi formativi sono completamente diversi, per intensità e durata della formazione sostenuta dai primi rispetto ai volontari.
Chiarito ciò chiediamo al Prefetto Dott. Saverio Ordine di aprire un nuovo tavolo con le OO.SS, i sindaci di Anghiari e Sansepolcro Comunità Montana, Industriali e Imprese Artigiane e l’amministrazione dei VVF affinché si possa dar seguito all’unico progetto (del Comune di Anghiari) ad oggi presentato e che ci possa portare in tempi brevi all’apertura di un distaccamento permanente.

Articlolo scritto da: CISL Arezzo