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Cites Forestale blocca traffico rapaci rari

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Cites Forestale blocca traffico rapaci rari

Roma, 22 apr. (Adnkronos) – In seguito ad una complessa attività svolta dalla sezione investigativa Cites del Corpo forestale, in Sicilia è stata trovata, nel corso di perquisizioni svolte nel ragusano, nel catanese e nel nisseno a carico di tre falconieri, una coppia di un anno della maestosa "Aquila del Bonelli" (Hieraaetus fasciatus), specie presente con non più di dieci siti di nidificazione in Sicilia e minacciata dal prelievo illegale per la falconeria e per il collezionismo oltre che dalla distruzione degli habitat naturali. Una coppia di questa specie, informa una nota, può essere pagata fino a 20mila euro sul mercato internazionale, soprattutto in Medio Oriente. La specie inoltre è considerata super protetta dalla normativa sul prelievo venatorio. E' la prima volta che l'attività investigativa sul traffico di specie porta a scoprire, nel nostro Paese, il commercio di rapaci ricostruendo l'illecito dal prelievo in natura nei nidi sino al ricettatore finale e permettendo poi di recuperare degli animali razziati che potranno essere reintrodotti in natura. La coppia di rapaci era custodita in un isolato casale di campagna, in provincia di Ragusa, rintracciato grazie all'ausilio di tecniche di rilevazione satellitare Gps dal personale della Cites di Roma e Palermo. I pulcini di aquila erano stati prelevati da un nido situato in una gola nelle campagne di Campobello di Licata, sconosciuto persino alle associazioni di volontariato presenti sul territorio che vigilano sulla sicurezza delle nidificazioni di rapaci. Il sequestro assume un'importanza fondamentale soprattutto perché l'individuazione del sito dei rapaci potrà permettere l'attuazione di un piano di reintroduzione degli esemplari in natura prima che la vicinanza con l'uomo pregiudichi definitivamente le loro attitudini a predare e ad autoalimentarsi in natura. ''Con questa indagine -prosegue la nota- collegata all'"Operazione Bonelli", iniziata nel 2010 e coordinata dalla Procura della Repubblica di Caltanissetta, che ha portato al sequestro complessivo di oltre 50 rapaci protetti tra cui gipeti, aquile reali, falchi lanari e pellegrini, capovaccai (i famosi avvoltoi egiziani), il Corpo forestale dello Stato contribuisce, in maniera concreta e diretta, alla difesa e alla tutela della biodiversità quotidianamente minacciata nel nostro paese''. Sono più di 15 le persone complessivamente indagate per i reati contestati che vanno dalla legge che applica la Cites in Italia a quella sul prelievo venatorio, sino alla normativa sul maltrattamento per aver recato disturbo ai siti di nidificazione e alle coppie di rapaci durante la fase riproduttiva e di svezzamento della prole. Per gli animali sequestrati è già previsto, in accordo con Wwf e Fondazione Bioparco di Roma, un programma di rieducazione alle pratiche di vita selvatica e di reintroduzione nell'ambiente.

Articlolo scritto da: Adnkronos