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Civitavecchia, finale scudetto under 23 Lions Arezzo – Draghi Torino

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Arezzo – I Lions se la vedranno ancora una volta quindi con i Draghi Torino, avversario storico del settore giovanile con il quale i gialloneri hanno più volte incrociato le stecche. L'ultima risale proprio alla scorsa stagione nella finale under 20 vinta dai piemontesi a spese proprio dei campioni in carica.
Cosa c'è da aspettarsi quindi per questa finale tanto attesa che potrebbe consentire (i gesti scaramantici sono di prammatica) alla gloriosa società aretina di mettere in bacheca un altro scudetto giovanile dopo quello di tre anni fa? La speranza della dirigenza è che la squadra riesca ad esprimere tutto il prorio potenziale tecnico al meglio visto e considerato che l'avversario che si troverà di fronte, non sarà certo di poco conto. In pratica le due squadre , assieme, costituiscono la nazionale di categoria e questo la dice lunga su che tipo di finale sarà di scena inq uel di Civitavecchia. Dando uno sguardo più attento alla compagine aretina, c'è da dire che sicuramente si tratta di una formazione decisamente al top.
La porta è ampiamente blindata se si considera che ci saranno Valledarin, Mafucci e Agosta in grado di fornire ampie garanzie nel ruolo. E' probabile che a partire titolare possa essere Valledarin in virtù di una esperienza superiore rispetto agli altri due che comunque offrono ampie garanzie. Una decisione su chi sarà schierato quale secondo sarà presa solo all'ultimo momento ma l'escluso sarà comunque incluso nel roster in altro ruolo per potergli garantire di vivere in prima persona un evento che , nella vita sportiva di un atleta, può capitare poche volte.
La cosa bella di questa formazione è anche che sarà costituita da un numero cospicuo di giocatori che in partita dicono spesso “Alò” marchio doc di aretinità. Diciamo questo non per fare differenze rispetto agli altri ma perchè portare a questi livelli giocatori di casa, rappresenta motivo di orgoglio in più per la dirigenza del club. Ebbene nella under 23 ci sono oltre a Mafucci, già citato, anche Lorenzo Schiti, Gallorini, Cuseri, Tognozzi, Graverini. Si tratta di elementi provenienti dal vivaio che hanno anche avuto modo di avere esperienze in B (molti hanno giocato inquesto campionato per tutta la stagione) ed anche qualche apparizione in A2 ed addirittura in A1.
Un gruppo che rappresenta il presente ma anche il futuro di questa società il cui obbiettivo principale è ora quello di far crescere il già nutrito settore giovanile in modo da poter allargare ulteriormente il movimento hockeystico aretino che ha già ottenuto il privilegio di essere collocato al primo posto nelle classifiche federali per società.
Il roster dei Lions sarà completato dalla presenza di elementi di assoluto valore tecnico che vantano presenze anche in A1 e come Traversa anche una intera stagione nel campionato dei college americani oltre che convocazioni con la maglia azzurra della nazionale maggiore di hockey su ghiaccio. Interessante anche il curriculum di Vanetti che ha giocato su ghiacio in Svizzera ed ha fatto presenze nella squadra di A1 dei Lions nel finale di stagione. Stessa cosa si può dire di Pace che dopo aver giocato in A2 su ghiaccio è venuto a dare man forte alla prima squadra non potendo però dare il suo contributo nei play off a causa di una squalifica. Importante anche la presenza di Putignano , milanese doc che ha militato in A2 con i Lions e poi di Raimondi e Giannini in grado di fornire prestazioni sicuramente molto affidabili visto quello che hanno dimostrato in altre occasioni.
Una squadra , quindi, dotata di classe ed esperienza ma che dovrà fare i conti contro un Torino che è altrettanto valido in fatto di potenzialità. Non va infatti sottovalutata la presenza nelle file piemontesi di un portiere come Mai , ex di turno, secondo nella serie A1 di ghiaccio e di Schina, Corio, Ceretto e Delfino, tutti provenienti dal Real Torino ghiaccio dove hanno giocato con buoni risultati in pianta stabile in A2. Assieme a loro un gruppo di ragazzi altrettanto bravi e preparati.
Si tratta quindi di una finale al cardiopalma che i Lions cercheranno di vincere per conquistare uno scudetto da portare con vanto nella propria città ed anche per fornire un altro puntello per la richiesta di avere finalmente un impianto specifico per questa disciplina sportiva che sta regalando tante soddisfazioni allo sport aretino ed a tutta la città.