Arezzo – La pista sul maxi colpo alla Salp di Poggio Bagnoli porterebbe in Calabria e in Puglia ma non ci sarebbero legami diretti con la n'drangheta. Il sostituto procuratore Marco Dioni non conferma né smentisce, assicurando che al momento non ci sarebbero né indagati né persone arrestate. Polizia e carabinieri in queste ultime settimane hanno tuttavia concentrato le indagini nelle due regioni del Sud Italia, in particolare nella zona di Andria, guidati da fonti definite “confidenziali”. Nonostante le ultime novità che intorno ai responsabili si stesse stringendo il cerchio era noto già da alcuni giorni, l'avevavo fatto intuire sia il comandante provinciale dei carabinieri Frassinetto che l'ormai ex questore Ferlizzi.
Lo spettacolare furto, definito addirittura del secolo, era stato messo a segno nella notte tra il 7 e l'8 marzo. La banda aveva utilizzato per entrare nell'azienda un escavatore e cinque mezzi del Comune di Pergine e portarono via cento chili d'oro. L'intervento della squadra mobile e dei carabinieri fu immediato ma i banditi avevano pensato anche ad organizzare posti di blocco.

Articlolo scritto da: Cm