Arezzo – Il lungo viaggio alla ricerca delle origini del Cristianesimo, intrapreso nel ciclo di conferenze promosse ad Arezzo, nella sede dell’Associazione Archeosofica, Prima sezione di Arezzo, in via T.Torri 40, Sabato 2 aprile, data del prossimo appuntamento, con inizio alle ore 16,30, ci porterà molto lontano. Ai confini tra le attuali regioni dell’India e dell’Iran si sviluppò infatti ben 2.200 anni orsono uno dei culti religiosi più fecondi e duraturi dell’antichità: quello relativo al dio Mithra. Nato come figlio solare di Ahura Mazda, per aiutarlo nella atavica lotta contro il Male, passò indenne attraverso la riforma di Zarathustra (Zoroastro), e giunse fino a Roma attraverso la civiltà ellenistica. Particolarmente amato e venerato dai legionari e dai gladiatori secondo alcuni ebbe un ruolo importante nei primi secoli del Cristianesimo, fino alla sua forzata, anche se per alcuni apparente, soppressione voluta per editto dall’imperatore Teodosiano nel 391 d.C. Forse per alcuni curiosi e misteriosi punti in comune con la nuova religione che stava invadendo l’impero romano: Mithra era nato al solstizio d’inverno, data molto vicina al Natale cristiano; era un dio positivo, solare, capace di accompagnare le anime nel viaggio verso l’eternità; anche lui era nato da una vergine immacolata, di nome Anahita.
La conferenza dal titolo “Il culto solare di Mithra”, come sempre illustrata da suggestive immagini proiettate su grande schermo, sarà curata dal prof. Massimiliano Galastri.
L’ingresso è libero.
Al termine del ciclo di incontri, Sabato 28 maggio, verrà organizzata una visita culturale ad Ostia antica, nel cui sito archeologico sono ancora oggi visitabili molti “mitrei”, i luoghi nascosti dove venivano celebrati i riti dei seguaci di questa misteriosa religione.