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Consiglio Comunale 20 ottobre, le interrogazioni

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Consiglio Comunale 20 ottobre, le interrogazioni

Daniele Farsetti (Movimento 5 stelle) ha chiesto all'assessore Marco Donati i motivi del mancato accordo tra il Comune di Arezzo e l'Atletico Arezzo in merito all'individuazione di un campo di allenamento di cui possa usufruire la squadra di calcio. “Il calcio non è solo un fatto sportivo ma di costume e la rinascita della squadra dopo il fallimento dello scorso anno è stata accompagnata da due elementi: il primo la creazione del comitato Orgoglio Amaranto, il gruppo di tifosi che rappresentano la pagina più bella della città legata al calcio e alla passione, il secondo le promesse elettoralistiche tipo quelle del sindaco su uno stadio da 30.000 posti, avveniristico, che parevano prefigurare un interesse dell'amministrazione per il calcio tale da nascondere ogni magagna. Ovviamente, ora, di questo impianto non si parla più. Chiedo perciò quali siano le problematiche attuali che hanno portato a questa situazione e perché non si procede a formare un tavolo allargato per cercare di risolverle a vantaggio della massima espressione dello sport cittadino”.
L'assessore Marco Donati: “come ben sappiamo, lo stadio non ha campi di allenamento antistanti di proprietà comunale. A questa mancanza, si era sopperito grazie ai due campi da calcio dietro la tribuna di proprietà di una famiglia aretina che provvedeva ad affittarli alle varie società. Ai primi di luglio, le parti, la famiglia proprietaria e l'Atletico Arezzo hanno interrotto il comodato d'uso e la società sportiva si è rivolta all'amministrazione comunale. Abbiamo quindi rilevato dissidi molto forti. L'Arezzo non ha ritenuto più congrua la cifra richiesta per l'affitto e ha sollecitato l'amministrazione affinché trovasse un impianto alternativo di allenamento. Ora, c'è subito da dire che non tutti i campi di calcio sono adeguati agli allenamenti di una società che gioca in serie D. Data questa premessa, abbiamo cercato innanzitutto campi limitrofi allo stadio, tuttavia è emerso che le esigenze di allenamento di una squadra come l'Arezzo sono tali da necessitare l'occupazione di un campo in pianta stabile. Mi sono promesso di risolvere così il problema in maniera strutturale, affinché non si ripeta il problema il prossimo anno. Ci siamo mossi in una duplice direzione: da un lato abbiamo attivato contatti tra diversi soggetti, dall'altro abbiamo pubblicato un bando per l’uso del campo di Indicatore, ovviamente aperto a tutti. L'Atletico Arezzo ha partecipato a questo bando per poi dichiarare che non era interessato ad allenarsi in questa struttura. Struttura che dopo il bando è andata in concessione a una società sportiva che adesso gestisce legittimamente l'impianto e non può essere cacciata dal Comune. Per quanto riguarda la trattativa accennata, la società con la quale erano stati attivati contatti, attende ancora una risposta ma credo che ci siano le condizioni affinché l'Arezzo trovi presso lo stadio un campo di allenamento”.

Cinzia Scartoni (PD): “ricordo che per la scuola primaria di Ceciliano era stato concordato un ampliamento. I lavori sono stati eseguiti ma ancora gli spazi non sono fruibili e l'esterno è ancora simile a un cantiere”.
L'assessore Franco Dringoli: “come tutte le opere, anche queste possono essere utilizzate dopo le more del collaudo e il certificato di regolare esecuzione che possono richiedere anche qualche mese. La dirigente scolastica, prima di fare utilizzare i nuovi spazi, cerca di ottenere proprio tutta questa documentazione prima di aprirli definitivamente”.

Roberto Bardelli (PDL): “come al solito viene detto di no a tutto senza alternative. Se si nega Poggio Ciliegio per la centrale a biomasse, dove si fa allora? Ha un'idea migliore il sindaco, ce la vuole dire?”
Giuseppe Fanfani: “il progetto per la realizzazione di una centrale a biomasse non è del Comune di Arezzo e credevo che lei fosse grato al suo sindaco per la battaglia che sta conducendo per evitare questa opera a Poggio Ciliegio. Malgrado non sia compito mio interferire sulla programmazione territoriale di altri Comuni, trattandosi di un ambiente naturalistico di grande pregio come la Valdichiana, mi sono opposto a un impianto che copriva 7 ettari di terreno e cheè destinato a bruciare sia olio vegetale in grande quantità sia legno derivante dalle coltivazioni di pioppo della vallata. Al di là di questi aspetti legati all'economia della centrale, la questione che maggiormente mi legittima a intervenire è la localizzazione dell'impianto, Poggio Ciliegio, al confine con il Comune di Arezzo. Tra l'altro, sappiamo che nel Comune di Castiglion Fiorentino c'è un terreno da recuperare, lo zuccherificio, per il quale esiste un progetto adeguato ambientalmente ma che non riguarda una centrale a biomasse”.

Roberto Barone (IDV): “il 12 ottobre alle 13 circa, un oggetto identificato come orologio militare ha sfondato il parabrezza di un'auto di un insegnante della scuola Severi cadendo dall'alto. Vista la dinamica e il luogo, l'orologio è presumibilmente di un paracadutista. L'episodio avrebbe potutto causare più gravi conseguenze. Già in passato si sono verificati episodi simili, come la videocamera caduta a un metro e mezzo da un cittadino. Inoltre i paracadutisti atterrano fuori campo e più volte abbiamo avuto notizie di lanci e allenamenti svolti da forze armate, non confermati. Insomma, il paracadutismo, così come viene svolto, è una fonte di pericolo. Chiedo se ritiene opportuno interessare gli organi competenti per maggiori controlli su questa attività e se è a conoscenza di allenamenti a Molin Bianco per 20 giorni all'anno delle forze armate”.