Home Politica Consiglio Provinciale: approvati nuovi strumenti d’innovazione

Consiglio Provinciale: approvati nuovi strumenti d’innovazione

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Un nuovo modello di governo del sistema dell'innovazione e dei servizi alle imprese. E' questo quanto approvato dal consiglio provinciale nella sua seduta odierna, che si è aperta con un minuto di raccoglimento per le vittime dell'alluvione che ha colpito Liguria e Toscana. Il nuovo modello, e la conseguente dismissione dell'Istituzione Distretti Industriali, è stato illustrato prima dal Presidente Roberto Vasai, che lo ha inserito nel contesto della “razionalizzazione del sistema delle società partecipate”, e poi più nel dettaglio dall'Assessore Andrea Cutini. “Quest'atto – ha affermato l'Assessore – è composto da due parti, il nuovo modello di governance del sistema dell'innovazione e, collegato a questo, l'avvio della dismissione dell'Istituzione Distretti Industriali. Si tratta di un atto importante, sul quale non a caso è richiesta la maggioranza qualificata. Siamo all'interno di un percorso che, come ha ricordato il Presidente Vasai, si è avviato all'indomani dell'insediamento di questa giunta, deciso prima ancora che arrivassero gli effetti della crisi economica e dei conseguenti tagli agli enti locali. L'obiettivo è una razionalizzazione che renda maggiormente funzionale il sistema creando un soggetto unico del territorio che lavori in questo settore. I provvedimenti della Regione Toscana vanno nel senso che ho appena illustrato, vincolando alcuni importanti investimenti nel settore dell'innovazione, con finanziamenti di tre progetti per un totale di un milione e mezzo di risorse, proprio alla razionalizzazione del sistema. L'Istituzione dei Distretti Industriali, è giusto e doveroso ricordarlo, fu costituita nel 2001 e in questi anni ha operato positivamente nel far crescere la cultura d'impresa nel nostro territorio e l'innovazione e, in particolare negli ultimi anni, creando opportunità per i giovani con stage in varie parti d'Europa. Ricordo infatti i progetti 'Leonardo', con 450 giovani del nostro territorio che hanno effettuato tirocini presso aziende di paesi comunitari, ed altri 140 già selezionati che lo faranno nei prossimi mesi. L'IDI ha bilanci solidi, ha attivato finanziamenti per un milione di euro all'anno, di media, a fronte di costi mai superiori ai 200.000 euro. Queste esperienze positive andranno valorizzate e recuperate in un'altra sede, con la creazione di un nuovo soggetto unico su scala provinciale sul quale c'è già accordo con la Camera di Commercio ed il Comune capoluogo. Voglio fare un ringraziamento a nome della giunta a tutti coloro che hanno operato all'interno di questa istituzione, in particolare al Presidente Giovanni Basagni, al direttore Roberto Castellucci ed a tutti i collaboratori, certo che queste conoscenze e professionalità potranno avere spazio anche nel futuro”, ha concluso Cutini. Il capogruppo del Pdl Lucia Tanti si è detto “d'accordo sul processo di dismissioni, ma crediamo che debbano essere suffragate da una dimensione di valutazione su quanto prodotto. Chiediamo quindi che ogni volta che si fa una dismissione si abbia la certezza e la chiarezza sul perché si è fatta quella società, l'impatto che ha avuto sul territorio e per quali ragioni si è ritenuto che non fosse più strategica. Ribadiamo quindi il voto favorevole alle dismissioni, ma chiediamo questo impatto di valutazione”. Il capogruppo dell'Udc Simon Pietro Palazzo ha espresso “avversione politica alle partecipate, ma non capisco la velocità di questa decisione sui distretti industriali, che sono un'eccezione che conferma la regola visto che il lavoro fatto ho avuto modo di costatare essere stato positivo. Rischiamo di buttare via il bambino con l'acqua sporca, e sarà necessario correggere il tiro perché quando la crisi si attenuerà dovremo essere pronti per ripartire nel migliore dei modi”. Il capogruppo dell'Idv Sara Boncompagni ha espresso “un plauso all'attività svolta dall'Idi fino ad ora, con le tante iniziative importanti fatte in questi anni. Oggi però siamo ad un punto di svolta, dobbiamo andare incontro a una scelta di razionalizzazione per facilitare sia i cittadini che le imprese anche nella ricerca di coloro che offrono questi servizi con un'agenzia unica a livello provinciale”. Il consigliere del gruppo misto Francesco Lucacci ha ricordato come “l'Idi non fosse una partecipata ma un'istituzione, quindi un organo interno alla Provincia”, mentre il consigliere del Pd Letizia Beoni ha sottolineato “il percorso compiuto dall'IDI ed i risultati ottenuti, rendicontati puntualmente alla Regione Toscana ed all'Unione Europea. L'istituzione nacque in un periodo nel quale i distretti venivano considerati il motore ed il nucleo centrale dello sviluppo nei territori, per incentivare un progetto di rete delle piccole e medie imprese. La scelta della Provincia è quella di accorpare tutte le strutture che si occupano di sviluppo economico e produttivo, ed è un fatto positivo per facilitare le tante piccole e medie imprese del nostro territorio per fargli avere accesso a canali di finanziamento che da soli non potrebbero avere”. Nella sua replica l'Assessore Cutini ha affermato che “il modello da costruire supera quelli settoriali fino ad oggi utilizzati”, mentre il Presidente Vasai ha concluso il dibattito dicendo che “è cambiata la politica della distrettualizzazione in Toscana e quindi comunque avremmo dovuto mettere mano su questo istituto, che ha lavorato bene e le cui forze devono trovare spazi in quello strumento che abbiamo individuato in questo momento, che è Arezzo Innovazione”. Nella votazione l'atto è stato approvato con 21 voti favorevoli, pari ai due terzi necessari per l'approvazione, e 3 astenuti. Approvata poi una modifica al piano dei lavori pubblici presentata dall'Assessore Francesco Ruscelli, relativa al recupero e adeguamento sismico della sede del Liceo “Città di Piero” a Sansepolcro, con maggiore spesa di 250.000 euro finanziata con proventi da alienazioni di beni immobili. “L'aumento del costo dell'intervento, sul quale siamo alla progettazione definitiva, dipende dal fatto che provvederemo anche una nuova distribuzione degli spazi, in accordo con il Preside, per poter utilizzare al meglio di spazi”, ha spiegato l'Assessore. Il capogruppo dell'Udc Simon Pietro Palazzo ha raccomandato un'adeguata informazione in tempi rapidi sui disagi che potrebbero avere gli studenti dall'inizio di questi lavori, mentre il consigliere del Pdl Claudia Amatucci ha lamentato una carenza di informazioni annunciando il voto contrario del gruppo. Per il capogruppo dell'Idv Sara Boncompagni, invece, “l'edilizia scolastica è una priorità, l'intervento non è più rimandabile ed è giusto anche redistribuire gli spazi”.