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Consiglio Provinciale: ‘Le nozioni’

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Consiglio Provinciale: ‘Le nozioni’

Un no al pedaggio sul raccordo Siena-Bettolle è stato espresso dal consiglio provinciale che ha votato a larga maggioranza una mozione presentata dal capogruppo della Federazione della Sinistra Alfio Nicotra. “La proposta del Governo – ha spiegato Nicotra – risponde solo alle esigenze di fare cassa, mentre questa parte dell'Italia ha bisogno di progetti di ammodernamento del proprio sistema infrastrutturale e non di balzelli su strade vecchie e inadeguate”. Il capogruppo del Pdl Lucia Tanti: ha affermato che “va fatta una riflessione sul pedaggio verso quei cittadini che per motivi di lavoro e di studio attraversano queste strade con continuità. Sulla questione dei nuovi pedaggi, in generale, è invece difficile avere una contrarietà assoluta, perché rischia di essere un po' strumentale”, ha concluso annunciando l'astensione del suo gruppo. Per il capogruppo dell'Idv Sara Boncompagni “i cittadini sentono il morso di una crisi sempre più grave e la mobilità è uno di quei settori che maggiormente incide sui disagi delle famiglie”, mentre il capogruppo dell'Udc Simon Pietro Palazzo ha sostenuto che “sobbarcarsi un ulteriore onere è una cosa che certamente non piace a nessuno, ma alla luce dei fatti non abbiamo una certezza dell'introduzione di questo pedaggio e quindi ritengo giusto astenermi. Sono comunque contrario all'introduzione di un pedaggio su questo tratto”. Per il consigliere del Pd Mauro Cantelli “nel tratto del raccordo che interessa il territorio aretino ci sono diverse uscite che collegano paesi anche di piccole dimensioni, per cui difficilmente si potrebbe giustificare un pedaggio, ma altra cosa è però affermare un principio per cui di pedaggi in più non si deve parlare perché il sistema del project financing ha invece un senso”, mentre il consigliere Cristiano Marini, sempre del Pd, ha annunciato il voto favorevole del gruppo “che si unisce al coro degli amministratori e dei comitati di cittadini contro questa proposta estemporanea del governo”. Approvate anche la mozione del consigliere dell'Idv Martina Mansueto contro la cancellazione dell'indennità di disoccupazione per i lavoratori dello spettacolo e quella sul rapimento dell'operatore di Emergency Francesco Azzarà, presentata sempre dal consigliere Martina Mansueto ed emendata dal capogruppo di SeL Alessandra Landucci ricordando anche i cooperanti, due spagnoli e una italiana, rapiti nei campi profughi Saharawi e l'altra volontaria Maria Sandra Mariani rapita sempre nel deserto algerino, lanciando un segnale di attenzione sia sul lavoro di Emergency in tante parti del mondo che sulla causa del popolo Saharawi e del Fronte Polisario. Ampio dibattito ha suscitato la mozione presentata dal capogruppo della FdS Alfio Nicotra sulla necessità di rimuovere dai sindaci revisori contabili della società Nuove Acque persone che ricoprono incarichi pubblici incompatibili con la carica. Nicotra ha sottolineato “l'altissima sensibilità della pubblica opinione sul tema dell'acqua, anche in seguito al referendum popolare. Siamo di fronte a segnali come la riconferma del Presidente Paolo Ricci, alla quale si è sommata anche la vicenda dei sindaci revisori, che reputo negativi”, ha affermato Nicotra che ha proposto un'integrazione dell'atto di indirizzo del consiglio provinciale sulle nomine nelle aziende partecipate che escluda, nella nomina dei sindaci revisori, persone che ricoprano presso l'ente medesimo e presso altri enti pubblici compartecipanti all'azienda in questione, la carica di consigliere o di assessore provinciale o comunale. Dopo un dibattito ricco ed approfondito, il Presidente della Provincia Roberto Vasai ha proposto, vista la generale condivisione di intenti, al di là delle sfumature politiche, la stesura di un testo condiviso da tutti i gruppi da portare all'approvazione del prossimo consiglio, proposta accettata sia dal proponente Nicotra che dai capigruppo. Approvata infine all'unanimità una mozione proposta dal Presidente Vasai in merito alla prospettata abolizione delle sezioni provinciali del Coni. La mozione esprime il suo dissenso su questa abolizione ricordando l'importanza del rapporto diretto con il territorio delle stesse e l'ampia collaborazione con la Provincia nell'ambito della predisposizione e dell'attuazione del piano provinciale dello sport.