Roma, 5 mar. – (Adnkronos/Ign) – Una nave carica di beni alimentari diretta a Bengasi e dieci missioni di volo in Tunisia per aiutare i rifugiati a fare ritorno nei loro paesi d'origine. Proseguono a pieno ritmo le operazioni umanitarie in Tunisia e Libia svolte sotto il coordinamento della Farnesina. Missione a Djerba per un C-130 dell'Aeronautica militare. Obiettivo trasportare materiale (tende, coperte e gruppi elettrogeni) per il campo profughi in corso di allestimento ai confini tra la Libia e la Tunisia e contribuire al ponte aereo internazionale messo in campo per trasferire migliaia di profughi che cercano di lasciare la Libia. Circa 60 cittadini maliani, attualmente in Tunisia, dovrebbero essere rimpatriati a Bamako. A metà pomeriggio, alle 17.50, è salpata da Catania, con destinazione Bengasi, il pattugliatore Libra della Marina Militare. A bordo 25 tonnellate tra beni alimentari e materiali di prima necessità donati dalla Cooperazione italiana – tra cui 4 generatori elettrici, 20 tende familiari, 4mila coperte, taniche di acqua, unità di purificazione dell'acqua, 40 kit medici per patologie generali – e dalle Coop (5 tonnellate di riso e 5 tonnellate di latte). Il viaggio durerà 30 ore e la nave approderà a Bengasi lunedì. Il pattugliatore 'Libra' della Marina militare è armato di un cannone e quattro mitragliatrici; nell'equipaggio anche cinque uomini del Battaglione San Marco. ''Rivolgo un sincero plauso alle Forze Armate che ancora una volta dimostrano efficienza e spirito di sacrificio al servizio di coloro che si trovano in particolare situazione di disagio'', ha commentato il ministro della Difesa Ignazio La Russa, facendo il punto sulle operazioni umanitarie in Tunisia e in Libia alle quali partecipano i nostri militari. ''La Difesa ha sinora pianificato in tutto 10 missioni di volo – ha aggiunto – rischierando anche un equipaggio di riserva nella stessa Djerba, per contribuire al rientro dei rifugiati dal campo profughi nel paese di origine''.