Arezzo – Con la lettera inviata ieri sera ai Consiglieri comunali in merito ai criteri per le nomine nelle società partecipate il Sindaco tenta di liberarsi dalle critiche di questi giorni, addirittura rilanciando con l’indicazione di nuovi criteri.
Con un tempismo troppo sorprendente per il PD locale, dopo solo tre ore, il segretario locale ed il capogruppo in una nota dichiarano di apprezzare le indicazioni del sindaco ed addirittura tentano di assumere il comando delle operazioni, chiedendo agli altri partiti di dargli una risposta. Infine, subito dopo, una nota del PD provinciale dello stesso tenore .

Ci vuole un bel coraggio a salire in cattedra adesso. Mi riferisco al Sindaco, al PD locale e provinciale, dopo alcune nomine discutibili già avvenute nella precedente consiliatura e dopo quelle recenti di Coingas, LFI ed Estra con criteri che solo loro conoscono e dopo che in Consiglio comunale il gruppo PD, con tutti i modi ostruzionistici possibili, è riuscito a rimandare la votazione sull’argomento.

Di positivo c’è che la mia proposta di delibera ha messo il dito nella piaga ed ha almeno smosso un sistema consolidato di welfare dell’ex politico. Poco importa che il PD definisca quei criteri demagogici; è umanamente comprensibile il tentativo di salvare la faccia dopo questo avvio infelice di consiliatura, contraddistinto da vari autogol.

Valuteremo le indicazioni del sindaco con due punti fermi: che non vadano in contrasto con i criteri già inseriti nella proposta di delibera e purché il PD partecipi alla pari, non avendo alcun titolo a fare il professore.