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Dichiarazione dI Pier Luigi Marzocchi

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Estetica, Marzocchi: 'In Toscana la Regione non applica il decreto nazionale sulle apparecchiature elettromeccaniche.' Confartigianato si appella al Ministero

Pier Luigi Marzocchi, Presidente di Confartigianato Estetica Toscana , parteciperà alla tavola rotonda sul tema “La formazione sulle nuove tecnologie in estetica” che si terrà venerdì 25 novembre ad Arezzo Fiere e Congressi nell’ambito della 6° edizione del Forum Risk Managment in sanità. Per il rappresentante di Confartigianato sarà l’occasione per fare un quadro della situazione attuale sulla formazione per gli operatori estetici. Sarà anche l’occasione per una disamina del quadro normativo sulle attrezzature elettromeccaniche. “Siamo in una situazione – spiega Marzocchi – nella quale gli operatori della Toscana si trovano in mezzo al guado cioè in una condizione di contrasto tra un regolamento regionale ed un decreto ministeriale .
Infatti – continua Marzocchi – dopo 21 anni di attesa, il Governo ha dato il via libera alla pubblicazione del Decreto interministeriale che regolamenta gli apparecchi elettromeccanici utilizzati nell'attività di estetista, in attuazione della legge 4 gennaio 1990 n°1, che disciplina l'attività del settore: i produttori di macchinari, gli operatori, ma anche gli utenti sapranno con esattezza quali apparecchiature sono utilizzabili nei centri estetici e soprattutto si conosceranno, attraverso le schede tecniche, le caratteristiche tecnico – dinamiche, le modalità di esercizio e le cautele d'uso relative a ciascun apparecchio.” Le 24 apparecchiature sono tutte corredate delle schede tecniche e accompagnano il decreto. Queste danno indicazioni sulle caratteristiche e l'uso corretto. Indicazioni – sottolinea Marzocchi – che porranno finalmente termine all'incertezza normativa che il settore estetico ha vissuto in questi ultimi vent'anni. “
Ma in Toscana la situazione è più complicata. “La Regione Toscana – spiega ancora il presidente di Confartigianato estetica Toscana – con una propria interpretazione, ha deciso che la legge regionale è sovrana sul decreto nazionale e le apparecchiature che potremo utilizzare sono solo quelle che si trovano nell'allegato alla legge regionale che è più restrittivo. “L’incertezza che vive la mia categoria in questo momento, – spiega ancora Marzocchi – è enorme non sapendo a quale legge riferirsi. Le estetiste sono una delle categorie imprenditoriale che investono di più in innovazione: basti pensare alla quantità e qualità delle apparecchiature che si trovano all’interno dei nostri negozi. La legge regionale rischia di fermare questo sviluppo, fatto in prevalenza da donne, lasciando le nostre imprenditrici in una precaria situazione di stallo.
Per uscirne fuori – continua Marzocchi – l’ associazione si è attivata da tempo sia a livello Regionale che a livello Nazionale per far emergere il problema e trovare al più presto una soluzione che chiarisca le idee.