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Energia: Ecodem Toscana contro decreto del governo su rinnovabili

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Firenze, 11 mar. – (Adnkronos) – ''Non ci voleva molto a capire che il decreto del governo sulle rinnovabili avrebbe prodotto effetti devastanti: se togli ogni certezza sugli incentivi per il futuro blocchi gli investimenti per nuovi impianti, induci le banche a fermare i finanziamenti, colpisci moltissime imprese tra le più innovative, metti a rischio migliaia di posti di lavoro'': Pino Di Vita, direttore degli Ecologisti Democratici toscani, commenta ancora il decreto Romani sulle rinnovabili varato dal governo.
''La protesta sta dilagando in tutta Italia e anche in Toscana. Nella nostra Regione le prime stime delle associazioni di categoria parlano già di circa 20mila lavoratori con il posto di lavoro a rischio'', sottolinea Di Vita. ''Il caso della Isi e, soprattutto, della Power One sono già lì a sottolineare quanto scellerata e pasticciona sia stata la scelta di bloccare il settore più dinamico e innovativo dell'economia verde''. ''E' lo stesso Governo e lo stesso Ministro che, circa sei mesi fa, hanno firmato il decreto salva-Alcoa – puntualizzano gli Ecodem toscani -. Adesso, contraddicono se stessi e, cosa peggiore, ridicolizzano anche la più elementare certezza del diritto''. Infatti, imprese che hanno pianificato investimenti appena a settembre 2010 rischiano di essere duramente penalizzate: ''E' come se si fosse approvata una norma retroattiva – prosegue Di Vita -: chi ha progettato la messa in esercizio di un impianto fotovoltaico entro fine agosto 2011 rischia di non avere diritto agli incentivi, in base ai quali aveva pianificato il progetto e gli investimenti. Incredibile!''.
Gli Ecodem, insieme al Pd, stanno preparando una bozza di schema di ordine del giorno che potrà essere utilizzato da tutti i Consigli comunali toscani che vorranno farsi interpreti della protesta contro ''una scelta politica conservatrice e antiecologista''.
''Il problema non è nè definire l'entità degli incentivi nè stabilire tetti di produzione del Fotovoltaico. In Italia la soglia di 8mila Mw, cioè l'obiettivo che era stato programmato entro il 2020 e che sara' raggiunto molto prima, può sembrare già alto. Ma, è opportuno sapere che in Germania sono stati installati già oltre 16mila Mw e si parla di più di 50mila Mw entro il 2020''. ''L'Economia verde non pretende sostegno attraverso incentivi fuori mercato, ma dare certezze alle imprese, alle famiglie, alle banche, agli operatori – conclude Pino Di Vita -. Perciò è importante definire prima possibile il nuovo quadro di incentivi, ma non solo. Si deve correggere il confuso meccanismo delle aste al ribasso, evitare di imporre tetti annuali limitanti lo sviluppo del mercato e darsi obiettivi coraggiosi e lungimiranti di produzione di energia da fonti rinnovabili in sintonia con i migliori Paesi europei.''

Articlolo scritto da: Adnkronos