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Energie rinnovabili-Nicotra: presenta mozione in Consiglio Provinciale

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Energie rinnovabili-Nicotra: presenta mozione in Consiglio Provinciale

Arezzo – Il capogruppo della Federazione della Sinistra in consiglio provinciale Alfio Nicotra, ha reso noto di aver depositato questa mattina una mozione a tutela del futuro dell’energie rinnovabili minacciato dai tagli agli incentivi approvati dal governo. Quello che segue è il testo della mozione:

PER IL FUTURO DELLE ENERGIE RINNOVABILI
Il Consiglio Provinciale di Arezzo considerato che:

Il Parlamento ha recentemente approvato, su proposta del Ministro Romani, un decreto legislativo di recepimento della Direttiva 2009/28/CE, che mette in serie pericolo lo sviluppo delle energie rinnovabili in Italia;

Ricordato che:
nel suddetto decreto vi sono, norme oltremodo penalizzanti quali il limite di potenza incentivabile fissato, per il fotovoltaico, a 8.000 MW, e la fine, raggiunta tale soglia, di qualsiasi tipo d’incentivo; la conferma del divieto di installare a terra impianti fotovoltaici sopra 1 MW, la riduzione retroattiva del 30% degli incentivi all'eolico, il meccanismo delle aste al ribasso per l'aggiudicazione d’impianti di potenza superiore a 5 MW, lo stop ai regolamenti edilizi comunali e alle leggi regionali che sostengono le rinnovabili nell’edilizia;
Considerato inoltre che:

– il limite di 8.000 MW è un obiettivo notevolmente modesto, ricordando, per esempio, che la sola Germania ha posto il target a 52mila megawatt, di cui 18 già adesso installati;

– riguardo agli incentivi si dovrebbe altresì procedere con una progressiva riduzione proporzionalmente al calo dei costi d’installazione delle rinnovabili e solo quando raggiunta la “grid parity” (ovvero l'equivalenza del costo, per il consumatore finale, di un kilowatt di energia fotovoltaica con un kilowatt prodotto da fonti convenzionali), le misure incentivanti potrebbero essere definitivamente abrogate;

– un taglio retroattivo del 30% agli incentivi per l’eolico andrebbe contro la stessa Unione Europea, che ha stabilito il divieto di introdurre misure retroattive per non togliere certezze agli investimenti già effettuati o programmati nel settore;

– il meccanismo delle aste al ribasso per gli impianti oltre i 5 megawatt diminuisce le garanzie contro le infiltrazioni del malaffare;

– sarebbe grave per il nostro Paese non centrare gli obiettivi europei del 2020, ostacolando l’importante occasione di sviluppo di filiere industriali in Italia e la creazione di decine di migliaia di nuovi posti di lavoro, oltre a quelli già creati fino ad oggi (oltre centoventimila);

– i costi per bollette italiane non sono certo da addebitarsi allo sviluppo delle rinnovabili, bensì agli incentivi che negli anni e tuttora sono devoluti per le c.d. “assimilabili”, le fonti fossili e per l’eredità dell’avventura nucleare, oltre a tutta una serie di costi impropri che sottraggano a cittadini e imprese oltre tre miliardi di euro l’anno;
Ricordato come anche il nuovo rapporto dell'UNEP (programma Onu per l'Ambiente) spiega che investire circa l'1,25% del Pil globale ogni anno nell'efficienza energetica e nelle fonti rinnovabili potrebbe tagliare la domanda di energia del 9% nel 2010 e quasi del 40% entro il 2050, riducendo così in modo rilevante le preoccupazioni sulla sicurezza dell'energia, l'inquinamento e, non da ultimo, per i cambiamenti climatici catastrofici;
Impegna il Presidente e la Giunta provinciale

Ad attivarsi con urgenza presso il Governo al fine di rivedere il testo del Decreto in conformità a quanto suddetto e delle indicazioni contenute nei documenti approvati dalle Commissioni parlamentari e del dialogo intrattenuto con i principali stakeholders del settore e le associazioni competenti nella fase di consultazione del provvedimento.

A promuovere in sede di UPI una forte iniziativa delle Province e delle Autonomie Locali in genere per la difesa e lo sviluppo dell’energie rinnovabili e pulite

Per il Gruppo Consiliare Federazione della Sinistra
Il capogruppo Alfio Nicotra