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Ex Lebole: Confesercenti presenta le osservazioni

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Ex Lebole: Confesercenti presenta le osservazioni

Arezzo – La Confesercenti di Arezzo presenta le osservazioni al Piano Complesso di Intervento adottato nell’area ex Lebole.
“L’associazione di categoria – dichiara il direttore Mario Checcaglini – intende scongiurare la possibilità che nell’area si realizzi un grosso centro commerciale dannoso non solo per il tessuto commerciale al minuto ma anche per l’intero sistema storico-sociale della città esistente. L’amministrazione uscente, della quale l’attuale ne rappresentala indubbia continuità, aveva escluso che nell’area vi potesse trovare spazio un centro commerciale. Inoltre la possibilità del centro peraltro è stata resa molto più difficile in conseguenza dell’approvazione in consiglio comunale di alcune osservazioni che nella sostanza riducevano gli spazi di grandi superfici”.
“Ciò nonostante con le nostre osservazioni – prosegue Checcaglini – intendiamo che tale difficoltà sia resa ancora più marcata. In sostanza non si vuole lasciare nessuno spazio a che rientri dalla finestra ciò che è stato fatto uscire dalla porta, ovvero il centro commerciale”.
“Confesercenti – aggiunge il direttore Mario Checcaglini – con le osservazioni ha inteso peraltro rappresentare ciò che è emerso negli incontri pubblici organizzati durante i quali è stato possibile esaminare molti aspetti relativi al rapporto tra l’organizzazione urbanistico-edilizia dell’area ed i relativi potenziali effetti sul resto della città. Il convegno del settembre 2010 sul riuso delle aree produttive: sviluppo e trasformazione della città e quello del marzo del 2011 sul riuso dell’area ex Lebole, hanno fatto emergere che la polifunzionalità dell’area è nell’interesse della città piuttosto che un solo e grande blocco commerciale”.
“Sono sei i punti oggetto di osservazioni – spiega il direttore Checcaglini -. Il più importante è la definizione dei lotti funzionali. La norma recita: ‘massimo 9 lotti’. Così si potrebbe intendere che potrebbero andare bene anche due. La nostra osservazione prevede l’inserimento della dizione ‘minimo 9 lotti’ evitando ogni fraintendimento sull’effettivo numero degli stessi”.
“Inoltre – prosegue Checcaglini – chiediamo che sia l’amministrazione comunale a disegnare i lotti dislocandoli nell’area in modo intervallato e prevedendo strade carrabili di separazioni. Un modo per evitare accorpamenti. Inoltre tra le osservazioni ribadiamo la riduzione della quota di commerciale a 10mila metri quadri anziché i 12.500 approvati. Ma oggetto delle osservazioni è anche la distribuzione nei lotti della quota di commerciale.
“Oggi essa – spiega Checcaglini – è distribuita sostanzialmente su quattro lotti mentre nella proposta di Confesercenti è prevista una quota di commerciale per un massimo di 1.500 metri quadri a lotto anziché i 3.500 attuali. Superfici più estese per noi potrebbero esserci per attività che necessitano di grandi spazi commerciali indicando tra esse le concessionarie auto, oppure rivendite di materiali edili e attrezzature agricole e giardinaggio o attività similari”.
“Il nostro impegno – conclude il direttore di Confesercenti – prosegue quindi per evitare l’insediamento di un centro commerciale all’area ex Lebole, sotto qualsiasi forma di denominazione. Sia esso parco o centro commerciale. Il nostro obiettivo è quello di garantire ai commercianti e ai cittadini la realizzazione di un quartiere residenziale con spazi di commercio che non danneggino le realtà esistenti recando danno all’intera economia aretina”.