AREZZO – “Intervengo sulla polemica che è seguita alle mie dichiarazioni rese in merito alla vicenda relativa al ‘Nodo di Olmo’. Confermo che non è possibile accettare che la sua realizzazione e il completamento della Due Mari siano trattati come ‘elementi aggiuntivi’ nei documenti e nelle dichiarazioni ufficiali di Stato e Regione.
Non voglio che le mie dichiarazioni siano prese come polemica nei confronti di alcuno e confermo la mia piena fiducia all’assessore regionale Ceccobao che non ha alcuna responsabilità essendo stato chiamato, come per altro il Presidente della Regione, da pochi mesi a ricoprire la carica.
Ma non posso tacere che il Comune di Arezzo ed il territorio aretino attendono da 20 anni il completamento della Due Mari e soprattutto del ‘Nodo di Olmo’ e che, se non fosse stato per l’impegno di questa amministrazione e della Provincia, a Olmo ci sarebbe ancora il semaforo.
Questa pare una presa di giro, e comunque un grave inadempimento nei confronti della città da parte dei Governi che si sono succeduti in questi 20 anni. E di quest’ultimo che da 5 anni promette che il Nodo di Olmo sarà completato.
Non voglio semplicemente leggere o ascoltare che quest’ultimo e la Due Mari sono delle ‘priorita’ perché lo ho sentito affermare troppe volte. Desidero che sia fatta chiarezza e, soprattutto, che ci sia certezza sui tempi di esecuzione dell’opera e sui finanziamenti.
Per questo mi farò carico di convocare, assieme a tutti gli altri soggetti istituzionali interessati alle due opere, una conferenza pubblica per discutere del tema e per assumere le necessarie iniziative.
Invito fin da ora il Signor Ministro ed il Signor Presidente della Regione a tale conferenza, perché siano loro a dare ai nostri cittadini risposte e certezze”.