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Farmaci: Nas, 160mila sequestri in 2011, occhio a vendite segrete in u

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Farmaci: Nas, 160mila sequestri in 2011, occhio a vendite segrete in u

Roma, 16 feb. (Adnkronos Salute) – Sono già 160 mila le fiale e le pillole contraffatte sequestrate dal Nucleo anti-sofisticazione (Nas) dei Carabinieri in Italia, dall'inizio dell'anno a ieri. Operazioni che hanno portato alla segnalazione di 144 persone all'autorità giudiziaria e a 10 arresti. E non si tratta più di prodotti commercializzati solo attraverso internet, ma anche da 'insospettabili' colleghi d'ufficio o amici che, per arrotondare lo stipendio, acquistano grandi quantità di farmaci falsi sul web per poi rivenderli segretamente ai propri conoscenti. I dati aggiornatissimi sono stati illustrati oggi a Roma da Cosimo Piccinno, Comandante dei Carabinieri del Nas, intervenuto al convegno 'Contraffazione ed e-commerce farmaceutico'. Piccinno ha ricordato che il fenomeno della contraffazione dei farmaci è in aumento: "Nel triennio 2005-2008 – ha evidenziato – i sequestri sono stati 160 mila, con 1044 persone segnalate all'autorità giudiziaria e 120 arresti. Nel biennio 2009-2010 i numeri sono cresciuti, con un milione e 593 mila pillole sequestrate, 2659 persone segnalate e 133 arresti". "Basti pensare che, inserendo su qualsiasi motore di ricerca le parole chiave 'compro Viagra*', escono un milione e 200 mila risultati. Le motivazioni che spingono ad acquistare online sono l'anonimato, la facilità d'acquisto, i prezzi economici e l'assenza di ricetta medica obbligatoria". Trend in crescita, dunque, e anche "modus operandi diversi per chi commercia in farmaci falsi". Un esempio su tutti, "quello dell'impiegato medio, che per arrotondare il suo stipendio fa grandi acquisti di farmaci su internet e poi li rivende al doppio del prezzo a colleghi d'ufficio e amici. In questo modo si riescono a guadagnare fra i tre e i seimila euro al mese 'extra'. Altri aprono addirittura appositi siti web per rivendere i medicinali falsi, mentre si sta diffondendo l'usanza di creare siti internet provvisori, che sono on line otto o al massimo 10 giorni: accaparrato un bacino di utenti, la vendita prosegue tramite call-center. In questo modo si può arginare il controllo delle autorità". L'Italia sta facendo molto per contrastare il fenomeno, anche con "corsi ad hoc per i magistrati che si occupano di questa problematica". Secondo Piccinno, per contrastare il fenomeno "occorre dare informazioni chiare, corrette e precise, come quelle che si trovano sui pacchetti di sigarette: il fumo uccide. E anche i farmaci contraffatti possono uccidere, anche più delle sigarette. E' necessario infine il consolidamento delle attività internazionali di contrasto al fenomeno, l'armonizzazione normativa e la cooperazione fra organismi di controllo anche all'estero", ha concluso.

Articlolo scritto da: Adnkronos