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Fiat, firmato accordo per Termini Imerese

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Roma, 16 feb. (Adnkronos/Ign) – E' stato firmato oggi l'accordo per il rilancio di Termini Imerese. Il ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani, insieme all'assessore alle Attività produttive della Regione Siciliana Marco Venturi, al presidente della Provincia di Palermo Giovanni Avanti, al sindaco di Termini Imerese Salvatore Burrafato, al consorzio Asi di Palermo e ai rappresentanti di Fiat e di Invitalia ha infatti siglato l'accordo di programma per la disciplina degli interventi di riqualificazione e reindustrializzazione del polo industriale che il Lingotto lascerà alla fine dell'anno. L'investimento complessivo è previsto in oltre 1 mld di euro mentre, a regime, l'accordo, che sarà attuato entro 36 mesi, prevede la creazione di 3.300 posti di lavoro. La firma del documento ha avuto luogo al dicastero dello Sviluppo economico dove, di fatto, è stato formalizzato l'accordo con tutti gli enti coinvolti e con l'advisor del Mse, in Italia, per far sì che le sette società indicate a partire dalle prime 31 manifestazioni di interesse possano accedere agli strumenti adottati per il rilancio del sito produttivo. Delle sette società, che come ha detto il ministro, sono arrivate in "finale", due si occupano di automotive e cinque no. Nel complesso l'intervento pubblico ammonta a 450 milioni di euro, di cui il ministero per lo Sviluppo economico ne finanzia 100 mentre la Regione Siciliana ne stanzia complessivamente fino a un massimo di 350 milioni, di cui 150 per interventi infrastrutturali e 200 per gli investimenti industriali. Le risorse private attiveranno circa 600 milioni di euro di investimenti. Nel rilevare che a regime i posti di lavoro dovrebbero raddoppiare Romani ha spiegato come a partire "da un grande problema occupazione si è lavorato con determinazione per creare le condizioni necessarie al rilancio di uno dei più importanti insediamenti produttivi del Mezzogiorno". Così sarà possibile tutelare gli attuali 1.500 occupati perché nell'accordo è prevista la cessione del sito da parte della Fiat e la presa in carico da parte delle nuove società dei lavoratori del Gruppo. Non è escluso che nella fase transitoria del passaggio tra una società e l'altra possano essere attivati gli strumenti degli ammortizzatori sociali. Romani ha comunque assicurato che saranno studiate modalità "per abbreviare il periodo di transizione". L'accordo è ''un primo passo, positivo anche se tardivo. Una scelta definitiva che dà certezza finanziaria per la reindustrializzazione dell'area'' ha detto Maurizio Bernava, segretario della Cisl Sicilia. Per Bernava, ''è finalmente arrivata la risposta alla richiesta avanzata fin dal primo istante dalla Cisl, di riconversione del polo termitano'', ma l'accordo "da solo non basta''. Pertanto, la Cisl fa appello ai governi nazionale e regionale affinché ''sia subito istituito un tavolo permanente presso il ministero dello Sviluppo economico'', con il compito di ''coordinare e monitorare la fase di realizzazione degli investimenti''.

Articlolo scritto da: Adnkronos