Home Politica FLI Arezzo: ‘Perchè solo nel nostro Paese?’

FLI Arezzo: ‘Perchè solo nel nostro Paese?’

0

Arezzo – Un commento su quanto accaduto a Roma di Giuseppe Matteucci, Coordinatore Provinciale FLI, e Raffaello Giorgetti, Responsabile Dipartimenti FLI. "Dopo quanto è accaduto sabato a Roma sorge spontanea una domanda. In Italia c’è ancora la democrazia? Infatti troppe volte le manifestazioni di protesta e di proposta si trasformano in guerriglia urbana. Nella capitale si è sfiorata più volte la tragedia; molti appartenenti alle Forze dell’Ordine hanno rischiato la vita durante assalti, devastazioni, incendi e saccheggi che ripugnano ad ogni coscienza civile il tutto ad opera di delinquenti comuni e criminali incalliti, noti alla polizia ed ai carabinieri, che nessuno ha avuto il buon senso di fermare prima delle loro bravate.
Tutti sanno chi sono, quelli che sono i loro covi, quei Centri Sociali cioè cari alla sinistra, foraggiati dalla sinistra, difesi da magistrati di sinistra contro ogni logica ed ogni norma.
I politici che oggi fanno finta di indignarsi dove erano prima? Perché non hanno chiesto al Ministro Maroni la massima allerta preventiva facendo presidiare il territorio da un numero consistente di uomini e mezzi? Le lacrime di coccodrillo degli esponenti di tutti i partiti, e in specie quelli della sinistra più violenta ed intransigente, suonano come una presa in giro.
Perché su quasi mille manifestazioni di indignati in tutta Europa solo da noi è successo quanto abbiamo visto in diretta? Le vere vittime di questi criminali organizzati, favoriti da politici della loro risma, sono stati i tanti giovani pacifici che avevano ed hanno, come tutti, il diritto di manifestare i propri disagi e le proprie idee civilmente ma incisivamente per protestare contro la inerzia di una politica sempre più lontana dal paese reale quello cioè che lavora, che paga le tasse, che fa fatica ad arrivare alla fine del mese, che rispetta la legge ma che non va più a votare.
A questi ragazzi la politica toglie il presente ed i black block tolgono il futuro.
Gli indignati vogliono più giustizia a tutti i livelli e la eliminazione delle tante diseguaglianze figlie della finanza speculativa.
Le Forze dell’Ordine fanno ed hanno fatto il possibile nonostante manchino di auto, non abbiano la benzina per i servizi primari, non si vedano pagati gli straordinari, lavorino in ambienti malsani, siano bistrattati in ogni modo rischiando la vita per 1.500,00= euro al mese.
In Italia ci sono 650.000 auto bleu; Presidente Berlusconi le riduca a 65.000 e con la vendita della differenza ed il risparmio conseguente dia alla polizia ed ai carabinieri mezzi nuovi, stipendi maggiori, recuperi il personale per la sicurezza, dia benzina per il controllo del territorio e non riduca invece i fondi alle Forze di Polizia. E lo faccia prima che ci scappi il morto.

Raffaello Giorgetti
Responsabile Dipartimenti FLI

Articlolo scritto da: Raffaello Giorgetti