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GDF: sottratti oltre 600mila euro a ignari investitori

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GDF: sottratti oltre 600mila euro a ignari investitori
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San Giovanni Valdarno – Convinceva i propri clienti ad affidargli i loro risparmi, proponendo allettanti operazioni di investimento, in realtà mai effettuate e certificate da documentazione fittizia appositamente predisposta.

E’ quanto accertato dai militari della Compagnia della Guardia di Finanza di San Giovanni Valdarno al termine di una complessa attività d’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Arezzo, scaturita da una serie di denunce presentate nei confronti di P.P., promotore finanziario valdarnese di 47 anni, anche dall’Istituto di Credito presso il quale questi operava.

E’ stato necessario esaminare un’ingente mole di documentazione bancaria ed incrociarne il contenuto con le testimonianze rese da oltre 30 risparmiatori traditi, per comprovare l’illecito modus operandi attuato dal P.P.: con apparente competenza professionale, questi dispensava consigli finalizzati alla scelta dei prodotti e servizi finanziari più vicini alle esigenze dei propri clienti, molto spesso reclutati nella cerchia degli amici e conoscenti e che per questo riponevano in lui la massima fiducia.

In realtà, dopo essersi fatto consegnare i fondi necessari per gli asseriti investimenti, P.P., per certificare la regolarità dell’operazione finanziaria prospettata, rilasciava documentazione abilmente falsificata.

A questo punto entrava in gioco la madre del promotore, F.M., ultra ottantenne, sui cui conti correnti venivano invece dirottati i fondi fraudolentemente sottratti agli investitori.

Secondo quanto accertato dalle Fiamme Gialle, con questo sistema P.P. e sua madre hanno sottratto ai propri malcapitati clienti oltre 650.000 euro.

La Procura di Arezzo, alla luce degli elementi di prova acquisiti dagli investigatori della Guardia di Finanza di San Giovanni Valdarno, ha citato in giudizio il promotore e la madre per i reati di truffa aggravata e falsità materiale. I conti correnti nella disponibilità degli indagati, su segnalazione delle Fiamme Gialle, sono stati chiusi dal G.I.P. di Arezzo con apposito provvedimento.

L’attività svolta dal Comando Provinciale di Arezzo testimonia gli sforzi profusi dal Corpo, in un momento di crisi internazionale, per garantire la sicurezza economica e finanziaria del Paese, anche attraverso l’individuazione di comportamenti illeciti e poco trasparenti posti in essere da operatori economici e finanziari, a danno dei risparmiatori e di piccoli azionisti.