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Gianni Cantaloni sulle sorti del calcio aretino

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Arezzo – L’apprezzabile iniziativa organizzata l’altra sera da Orgoglio amaranto, dice Gianni Cantaloni candidato per il Popolo della Libertà, ha messo evidenza la grande preoccupazione che esiste nell’ambiente. Dobbiamo riconoscere all’attuale dirigenza, alla squadra ed ai tifosi, di aver compiuto un miracolo raggiungendo la quasi sicura salvezza. Se si va avanti di questo passo, con impegni tiepidi e limitati c’è il rischio concreto non solo di scoraggiare o di addirittura perdere l’impegno del presidente Severini e dei suoi collaboratori, ma anche di far precipitare il calcio aretino in una situazione ancora più drammatica di quella che si può pensare.
Senza un progetto a medio e lungo termine che coinvolga tutta la città, i suoi imprenditori, le sue istituzioni e passi anche attraverso l’incentivazione dell’azionariato popolare, come sta avvenendo in tante altre società di calcio italiane, non è pensabile oggi fare attività calcistiche a livelli decorosi e sopratutto remunerativi.
Occorre un impegno serio e convinto di tutti che vada ben oltre il minimo traguardo del doveroso rinnovo della convenzione per la gestione dello stadio alla società.
Occorre una Amministrazione Comunale autorevole che si spenda in prima persona nel determinare i tempi, le modalità ed i contenuti di un progetto che, condiviso dalla Società amaranto e dai suoi tifosi, guardi non solo al presente ma sopratutto al futuro.
Non è pensabile che risolto il problema della convenzione, si pensi di lasciare il peso della responsabilità gestionale solo ad un unico soggetto: chi la pensa così forse non conosce la reale dimensione dei costi di un campionato anche del livello di una serie D.
La città si deve scuotere e non riproporre soluzioni vecchie e già sperimentate che hanno stancato tutti: bisogna progettare con coraggio in maniera innovativa da subito e senza indugi.
Non è possibile pensare, conclude Gianni Cantaloni, che i tifosi o qualche “coraggioso isolato” possano continuare a portare avanti da soli il progetto di una società che rappresenti la nostra città.