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Grazia Sestini: ‘I valori negoziabili del cattolico sindaco Fanfani’

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Grazia Sestini: ‘I valori negoziabili del cattolico sindaco Fanfani’

Arezzo – «Non entriamo in merito alla polemica sulle frasi blasfeme rivolte al crocifisso pronunciate da due candidati della coalizione che sostiene il sindaco Fanfani, ma ci limitiamo a costatare che troppo spesso Fanfani ed i suoi alleati scivolano su temi etici che, prontamente, cercano di eclissare. D’altra parte siamo tutti a conoscenza dell’atteggiamento pilatesco che contraddistingue il sindaco Fanfani quando è chiamato in causa in prima persona. A noi come a tanti aretini non è sfuggito, ad esempio, che venerdì scorso si è tenuto un incontro organizzato dal partito dell’Italia dei Valori nel quale si è parlato di eutanasia e testamento biologico.
Leggendo il comunicato di presentazione si è notato che nella scaletta degli interventi figurava anche il nome del sindaco Fanfani e nello stesso comunicato si leggeva “un momento di riflessione e approfondimento dei grandi temi etici su cui si misura la laicità ed il progresso civile della nostra nazione”.
Questo tipo di iniziativa, presa a pochi giorni dalle elezioni da un partito che fa parte della compagine del Sindaco uscente Fanfani, ci ha stimolato una serie di riflessioni sul rapporto che il nostro Sindaco ha con i valori non negoziabili come ad esempio la difesa della vita umana in ogni condizione essa si presenti.
Se con le parole, continuano Sestini e Francini, possiamo dare molteplici giustificazioni i fatti rimangono inequivocabili. Perché il cattolico sindaco Fanfani è quello che ha assecondato la richiesta dei suoi alleati come l’istituzione del registro del testamento biologico, approvato e istituito il 17/03/2010, ed è quello che pubblicamente su un palco ha salutato come grande alleato il governatore della Puglia Vendola chiamandolo a sostegno della sua candidatura. E sempre sotto l’amministrazione Fanfani che, una nota associazione cittadina in difesa della vita, si è vista togliere un piccolissimo contributo annuale che gli permetteva di aiutare donne in cinta in difficoltà.
E costatiamo che, anche sulla famiglia, il sindaco Fanfani ha le idee confuse. Nella pagina di presentazione del suo programma elettorale leggiamo: “Ora, si tratta di dare continuità a questo solido progetto politico, adeguandolo alle nuove priorità. Partendo dal nucleo fondante: la famiglia, in qualsiasi forma essa si manifesti”. Questo significa che egli riconosce le unioni di fatto, le coppie omosessuali e chi più ne ha più ne metta. Per noi, invece, la famiglia è quella che prevede la Costituzione cioè quella fondata sul matrimonio anche se abbiamo profondo rispetto per le domande individuali tanto, che il primo atto che adotteremo, è quello della trasformazione dell’assessorato ai servizi sociali in “Assessorato alla famiglia, alla solidarietà sociale e alle politiche educative”
In questi 5 anni di amministrazione, incalzano Sestini e Francini, il sindaco Fanfani è stato un “ostaggio” volontario nelle mani dei partiti di sinistra e di estrema sinistra. Ora, è più evidente che mai, che alla luce di questi ultimi episodi, la novella della sua autonomia di azione non è certo più credibile. Il fatto poi che fisicamente non abbia partecipato all’incontro di venerdì, forse qualcuno all’ultimo momento gli ha consigliato di non farsi vedere, e che abbia stigmatizzato il comportamento dei due candidati di SEL, concludono Sestini e Francini, non fa certo cambiare giudizio su un Sindaco che a parole si dichiara ispirato dalla dottrina sociale della chiesa, ma che nei fatti ormai agisce pari pari ad un politico di estrema sinistra.
Insomma in altri tempi si sarebbe detto chi vota Fanfani vota falce e martello. »

Grazia Sestini
candidato a sindaco per il comune di Arezzo