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Gli studenti aretini a scuola di legalità e sicurezza

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Gli studenti aretini a scuola di legalità e sicurezza

“Rispettare le regole significa rispettare gli altri”: con queste parole il Vicepresidente della Provincia Mirella Ricci ha presentato questa mattina in una conferenza stampa il programma di incontri sull'educazione alla legalità in programma nelle scuole aretine. “L’impegno della Provincia e delle altre istituzioni, del privato sociale e delle Forze dell’Ordine che siedono al tavolo di coordinamento provinciale per la cultura della legalità e della sicurezza consentirà, per il quarto anno consecutivo, un ricco calendario di incontri di sensibilizzazione presso gli istituti scolastici del territorio provinciale”, ha proseguito Mirella Ricci. Prefettura, Polizia di Stato, Carabinieri, Polizia Provinciale, Guardia di Finanza, Polizie Municipali, Magistratura di Arezzo, Ser.T. e Associazione Arcisolidarietà hanno infatti formulato un’offerta formativa ampia e diversificata che andrà a toccare svariate tematiche: dal bullismo al cybercrime, dall’evasione fiscale all’antimafia sociale, dall’uso di sostanze stupefacenti alle problematiche connesse alla giustizia, dalla tutela dell’ambiente al concetto di legalità applicabile agli aspetti del vivere quotidiano. “Grazie anche alla collaborazione dell’Ufficio scolastico provinciale, l’offerta formativa è stata trasmessa a tutti gli istituti di ogni ordine e grado del territorio. L’elevato numero di richieste pervenute dalle scuole di tutte le vallate, sia primarie che secondarie di primo e di secondo grado, evidenzia l’interesse verso una progettualità proposta con continuità dall’Amministrazione. Questa continuità, è giusto sottolinearlo, ha un carattere dinamico in quanto durante gli ultimi anni il numero di soggetti che siedono al tavolo e che si interfacciano con gli allievi si è ampliato, arricchendosi di rappresentanti che hanno reso possibile intercettare interessi, indirizzi di studio e istituti che potevano rimanere esclusi dal percorso. Le richieste delle scuole sottolineano anche un altro importante fattore, e cioè la rilevanza e il gradimento di un rapporto diretto tra cittadinanza e istituzioni. La possibilità di incontrare membri delle Forze dell’Ordine, rappresentanti del governo sul territorio ed esponenti dell’apparato giudiziario concretizza un tipo di relazione che i cittadini percepiscono spesso in modo astratto, ancora di più durante il periodo adolescenziale. Siamo riusciti a fare tutto questo unendo le forze ed incrociando così al meglio le esigenze delle scuole e quelle dei soggetti che operano in questo settore, con la volontà di costruire un modello di cittadinanza partecipata e consapevole volto alla conoscenza, al rispetto reciproco e alla non violenza”, ha concluso il Vicepresidente della Provincia. Le scuole coinvolte nel progetto per l'anno scolastico 2011/2012 sono 35, suddivise nelle cinque zone del territorio aretino, ed il coordinamento organizzativo è curato dall'Ufficio Legalità e Sicurezza della Provincia di Arezzo che ha sede in piazzetta delle Logge del Grano.