Home Politica IDV Arezzo: ‘A proposito di partecipazione e circoli di aggregazione’

IDV Arezzo: ‘A proposito di partecipazione e circoli di aggregazione’

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Arezzo – «Venerdì scorso, 14 Ottobre, alle ore 21.00, doveva tenersi un’assemblea pubblica al circolo di Tregozzano “L’incontro”; la serata promossa e organizzata da Giuseppe Tigli, avrebbe dovuto caratterizzarsi come momento di confronto aperto e costruttivo con i residenti delle frazioni di Tregozzano, Puglia, Antria, Campriano e Ca’ de Cio. Avremmo voluto discutere di acqua e beni comuni, di problemi legati alle fognature nel tratto tra Puglia e Tregozzano, di incroci problematici e pericolosi, di completamenti di asfaltature non ancora terminati, di illuminazione scarsa, marciapiedi fantasma e segnaletiche non chiare: tutto questo avrebbe dovuto essere ma non è stato possibile. All’ultimo momento ci è stata negata la sala del circolo (di “aggregazione” solo nel nome) e abbiamo dovuto invitare i cittadini presenti a rientrare a casa; poiché, a quanto pare, per lo statuto dei CAS “la politica non può entrare”. Eppure la politica sembra essere ben presente all’interno dei circoli, e ci mancherebbe, dal momento che sono luoghi creati, destinati e gestiti dalla e per la Comunità, ma forse esiste una politica “buona” e una “cattiva”, quella di serie A e quella di serie B, o forse a qualcuno è apparso strano l’interesse per le frazioni in un periodo diverso da quello elettorale. Molto spesso si parla di “partecipazione diretta, decentramento, coinvolgimento di tutti i livelli della società civile” e riteniamo che l’iniziativa di Tregozzano andasse proprio in questa direzione. Adesso che le circoscrizioni sono venute meno vorremmo sapere a che punto è la definizione del nuovo modello di decentramento partecipativo ad Arezzo e quali sono (e se ci sono) luoghi in cui i cittadini possono liberamente riunirsi, incontrarsi, conoscersi e confrontarsi; in fondo un circolo di aggregazione dovrebbe essere questo, o no? Un luogo aperto, al servizio della cittadinanza, in grado di favorire socialità, solidarietà ed integrazione. Ci scusiamo con i cittadini rimasti delusi da questa serata sfumata, accompagnata solamente da qualche critica e ci chiediamo se non sia arrivato il momento di fare maggiore chiarezza sulla gestione, forse a volte un po’ contraddittoria, delle cosa e degli spazi pubblici. Se l’ostacolo nel caso dei CAS è lo statuto, basterebbe rivederlo, come in altre occasioni si è fatto… o almeno si è provato…»

Coordinamento Comunale Italia dei Valori Arezzo

Articlolo scritto da: Coordinamento Comunale Italia dei Valori Arezzo