Arezzo – Dopo il successo della prima conferenza dal titolo “Dante e il suo tempo”, prosegue Sabato 12 febbraio alle ore 16,30 l’interessante ciclo di conferenze dal titolo “Il Medioevo di Dante”, promosso dall’Associazione Archeosofica, Prima sezione di Arezzo, con il secondo incontro “Il XII secolo e la Poesia d’Amore: gioie ed estasi del cuore”.
Un’occasione per approfondire il rapporto, ancora non del tutto esplorato, tra Dante e i Fedeli d’Amore, un movimento non solo poetico, probabilmente legato, come molti dei poeti del Dolce Stil Novo, all’ordine dei Cavalieri del Tempio e visto con sospetto dalla Chiesa del tempo. Sotto il velo sottile del simbolo e dell’allegoria Dante nelle sue poesie e nei suoi scritti ci parla di una donna speciale, la Donna come Sapienza Trascendente. Il Saluto della Donna è descritto come un’esperienza travolgente: “esperienza che intender non la può chi non la prova”. Esiste quindi in Dante e nei colleghi del XII secolo un linguaggio segreto di carattere mistico-iniziatico che darebbe alla poesia d'amore italiana del Duecento e del Trecento un significato completamente diverso da quello apparente? Cosa si cela in realtà dietro i versi danteschi dedicati a Beatrice?
Domande che cercano una risposta che lo stesso Sommo Poeta sollecita ai suoi lettori più attenti: “O voi che avete gli intelletti sani, / Mirate la dottrina che s’asconde/ sotto il velame delli versi strani”.
La conferenza sarà condotta dalla dott.ssa Miriam Parricchi e sarà corredata da una serie di immagini tratte dalla iconografia dantesca proiettate su grande schermo.
L’ingresso è gratuito.