La Fondazione Adriano Olivetti, la Fondazione Maxxi e l’Istituto nazionale di urbanistica, promuovono una serie di iniziative dedicate all’architetto e urbanista Ludovico Quaroni nel centenario della sua nascita. L’insieme delle manifestazioni è stato posto sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica Italiana. Matera, Arezzo e Roma le città scelte.
Le iniziative sono state inaugurate a Matera il 22 settembre con un workshop nei luoghi simbolo dell’intervento quaroniano e proseguono il 28 ottobre ad Arezzo con un seminario aperto al pubblico sui temi dell’insegnamento dell’urbanistica realizzato in collaborazione con le maggiori università italiane. Le attività del centenario si concluderanno al Museo Maxxi di Roma dove, dal 1 dicembre al 28 febbraio 2012, sarà allestita nella sala archivi una mostra dedicata ad alcuni disegni del progetto di concorso per le barene di San Giuliano a Mestre provenienti dal fondo Ludovico Quaroni di cui la Fondazione Adriano Olivetti è depositaria.
Veniamo al seminario aretino “Arezzo 63” che si terrà dalle 11 presso la Sala Giostra del Saracino, in collaborazione con la Regione Toscana, la Provincia e il Comune di Arezzo e il contributo della Fondazione Monte dei Paschi di Siena. Il seminario avrà il duplice obiettivo di restituire i terreni di riflessione del corso di perfezionamento in urbanistica, fortemente voluto da Ludovico Quaroni, e di contestualizzare quella riflessione nell’attuale dibattito urbanistico. Saranno pertanto coinvolte generazioni differenti di studiosi: i dottorandi delle maggiori università italiane, gli ex allievi del corso di Arezzo del 1963 e gli urbanisti che attualmente affiancano all’attività professionale quella della formazione universitaria.
Il corso di perfezionamento in urbanistica tenutosi ad Arezzo nel 1963 rappresenta un momento cruciale della storia dell’urbanistica italiana, sia in rapporto alla biografia di Quaroni che per lo stretto legame con la vicenda di Adriano Olivetti e della fondazione che porta il suo nome. Il corso venne infatti promosso dall’allora giovane Fondazione Adriano Olivetti, costituita subito dopo la morte di Adriano, e rappresenta l’esempio di una programmazione culturale direttamente legata agli assunti e alle proposte del pensiero olivettiano.
Tra i testimoni del corso di perfezionamenti chiamati ad intervenire ad Arezzo: Lucio Barbera, Pier Luigi Crosta, Bruno Gabrielli che si confronteranno, tra gli altri, con Cristina Bianchetti, Pier Carlo Palermo, Franco Purini e Bernardo Secchi. I lavori saranno coordinati da Patrizia Bonifazio, per la Fondazione Adriano Olivetti; Pippo Ciorra per la Fondazione Maxxi e Federico Oliva per l’Istituto nazionale di urbanistica.