Home Attualità Economia ‘Metti una sera a cena’

‘Metti una sera a cena’

0
‘Metti una sera a cena’

Per molti è una tranquilla cena fuori. Per loro è un’occasione straordinaria di lavoro e di “normalità”. Il ristorante “Il Rintocco” di San Zeno è nato su iniziativa della Cooperativa Il Cenacolo che elabora e realizza progetti per l’inserimento dei ragazzi disabili. E tra le molte iniziative c’è anche questa del Rintocco che il giovedì sera ospita, in cucina e ai tavoli, i ragazzi che frequentano il gruppo CLA e che sono quindi inseriti in un progetto di abilitazione per promuovere la loro autonomia che è finanziato dalla Zona socio sanitaria aretina e gestito da Electra Aps.
L’idea di impegnare questi giovani al ristorante è dell’associazione Il Velocipede che riunisce genitori con figli diversamente abili e della cooperativa Il Cenacolo. “Il giovedì i nostri ragazzi si occupano sia del lavoro di sala che della cucina e ricoprono tutti i “ruoli” previsti in un ristorante: aiuto cuoco, lavapiatti, cameriere, barista – ricorda la Presidente Maria Teresa Coppo. Con loro opera la cuoca e il responsabile di sala, due figure professionali della cooperativa Il Cenacolo che gestisce il ristorante Il Rintocco, insieme ad operatori del Cla”.
Ogni cena del giovedì ha un “tema”: dai piatti regionali alla cucina tradizionale toscana alla pizza. Il ristorante apre alle 20 ed è a prezzo fisso, 15 euro.
“Per i nostri ragazzi, persone che hanno tra 25 e 40 anni, è una straordinaria occasione che risponde al loro bisogno principale e cioè il lavoro – continua Maria Teresa Coppo. Abbiamo iniziato la nostra attività nel 2006 ed organizzato, quindi, molte iniziative. Culturali, sociali, di semplice aggregazione. Ma i ragazzi ci hanno chiesto sempre soprattutto di potersi sperimentare con il lavoro. E’ questo il “confine” che vogliono attraversare. Ogni giovedì 3 lavorano in cucina e 4 ai tavoli. Iniziano alle cinque del pomeriggio e terminano a mezzanotte. Non soltanto sono felici di fare questa esperienza ma anche i risultati, in termini di progressi e di qualità della vita, sono migliorati. E’ la prima volta che entrano in contatto con il mondo del lavoro e quindi con regole ed orari. E sono veramente entusiasti”.
Un’esperienza che anche l’Amministrazione comunale valuta positivamente. “Condividiamo un progetto che mira a valorizzare abilità diverse su un tema assolutamente centrale quale quello del lavoro – commenta l’assessore alle politiche sociali, Lucia De Robertis. E c’è la conferma che operare insieme produce risultati migliori. Penso quindi al Cla, alla cooperativa Il Cenacolo, all’Associazione Il Velocipede. Tutti insieme per offrire un’opportunità a persone diversamente abili”.
“La nostra idea – conclude Maria Teresa Coppo – è che persone considerate “non inseribili” nel mondo del lavoro, possano diventare abili e riuscire a fornire un servizio all’altezza dei ristoranti “normali”. Il progetto “Metti una sera a cena” è un’ulteriore attività pensata per allargare la possibilità che un numero sempre maggiore di giovani diversamente abili possano essere inseriti in un contesto lavorativo protetto”.
Notizia Archiviata. Immagine non più disponibile.