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Il Consiglio Provinciale approva il bilancio 2011

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Il Consiglio Provinciale approva il bilancio 2011

Arezzo – Un bilancio serio e rigoroso, dal quale partire per costruire una nuova Provincia. Questo, in estrema sintesi, il messaggio lanciato dal Presidente della Provincia Roberto Vasai nella sua relazione di presentazione del bilancio in consiglio provinciale, approvato poi con 19 voti favorevoli, 8 contrari e la non partecipazione al voto del capogruppo della Federazione della Sinistra Alfio Nicotra. Oltre alla relazione del Presidente, che ha ribadito l'entità dei tagli dovuti alle scelte del Governo centrale e della Regione, la manovra è stata illustrata anche dall'Assessore al bilancio Piero Ducci, mentre l'Assessore Francesco Ruscelli ha spiegato i contenuti del piano triennale delle opere pubbliche. L'Assessore Ducci ha rimarcato come la Provincia abbia subìto una restrizione dei trasferimenti di circa 6 milioni di euro: "non avendo capacità impositiva, ci troviamo nelle condizioni di non poter operare. Siamo però chiamati a dare risposte e soluzioni a problemi urgenti, che richiederebbero ingenti risorse che non abbiamo. Abbiamo quindi impostato un bilancio serio e credibile che non racconta sogni, ma cose concrete. Vogliamo disegnare un nuovo modello di Provincia basata forse su funzioni inferiori, ma con la stessa serietà e lo stesso impegno". Il dibattito consiliare è stato aperto dall'intervento del consigliere del Pdl Ivo Francesco Menchini: "siamo davvero preoccupati dell'incapacità amministrativa e progettuale di questa amministrazione provinciale- ha affermato. Dati alla mano riscontriamo che la giunta provinciale ha previsto il rinvio a dopo il 2013 di lavori già previsti nel mandato amministrativo 2004-2009, ed è quindi evidente che c'è stato un tempo nel quale l'amministrazione provinciale pensava troppo in grande, prometteva e non manteneva". Il capogruppo di Sinistra e Libertà Alessandra Landucci ha sottolineato come la relazione del Presidente si sia aperta con uno stralcio delle motivazioni con le quali l'agenzia Moody's ha certificato il rating dell'ente, "una scelta giusta perché dimostra la nostra capacità di gestire in maniera oculata la cosa pubblica. Le decisioni assunte a livello nazionale, anche in prospettiva, ci mettono nell'impossibilità di operare per il rilancio dell'economia locale", ha detto, mentre il consigliere Lorenzo Puopolo, sempre di SeL, ha parlato di una "realtà in grande cambiamento. Oggi dobbiamo ripensare l'ente e costruire un'organizzazione che potrà essere in grado di fare da collante alle esigenze dei cittadini". Per il consigliere del Pd Pietro Zucchini il lavoro sul bilancio è stato "più impegnativo che negli anni passati, con l'impossibilità di programmare e continui aggiustamenti che si rendono necessari. Ricordo solo un dato: stiamo discutendo di investimenti complessivi che passano da 119 a 87,5 milioni di euro, 31 milioni e mezzo di euro in meno. Si parla di federalismo, ma di fatto si mettono paletti così rigidi che gli enti locali sono costretti a fare solo e soltanto quello che si decide a Roma". Il capogruppo dell'Idv Sara Boncompagni ha detto di condividere pienamente la relazione del Presidente e quella dell'Assessore al bilancio. "Quello che approviamo oggi in realtà merita solo parzialmente la definizione di bilancio, perché non possiamo destinare le risorse ma allocarle in maniera rigida nelle spese fisse previste. Dobbiamo fare squadra con il tessuto economico e sociale del nostro territorio, per reagire alla crisi economica ed ottenere il superamento del limite del patto di stabilità, ulteriore elemento di stagnazione", ha concluso l'esponente dell'Idv mentre il capogruppo dell'Udc Simon Pietro Palazzo ha sostenuto che "i bilanci sono politici, ed anche i giudizi su di essi lo sono. Siamo una forza di opposizione e trovo un concorso di colpa in questo bilancio quanto meno con la Regione, dove l'Udc è all'opposizione. Troppo facile sparare sulle opere pubbliche non realizzate, perché se non ci sono le risorse non si possono fare, ma è altrettanto vero che se vengono disattesi gli impegni che avete preso e sul quale avete avuto il consenso dei cittadini, questo non può essere avallato da noi". Il capogruppo del Pdl Lucia Tanti ha dapprima espresso apprezzamento sia per il fatto che quest'anno non ci sono state fughe in avanti con l'approvazione del bilancio a dicembre, sia l'analisi critica del Presidente Vasai sull'operato della Regione Toscana che continua a penalizzare tutti i territori che non siano Firenze, Prato e Pistoia. "Venendo al bilancio, noto che si trova sostanzialmente senza risorse libere e che quindi diventa quasi uno strumento tecnico che non configura indirizzi politici. Detto questo, però, la Provincia è un po' una piccola fiammiferaia, non solo per colpa di altri, e cioè ritengo che abbia avuto un atteggiamento rispetto alle risorse libere molto stravagante, dettato a parlare troppo di se e poco dei cittadini rispetto a un trend finanziario che si determinava già negli anni scorsi rispetto alle finanze pubbliche. Siccome altre province della Toscana sono stati capaci di trovare risorse libere, diamo un giudizio politico fortemente negativo". Il consigliere del Pd Simone Pellegrini ha invece replicato a quanto affermato dai colleghi del Pdl: "i dati ci dicono che sono stati ultimati tantissimi interventi sull'edilizia scolastica, sulle grandi infrastrutture e sulla viabilità e che tanti altri sono in corso. Non siamo a una veglia funebre, tante cose si stanno facendo con una programmazione seria e sulle scuole abbiamo speso più di tutti in Italia, come risulta dai dati dell'Upi". Il capogruppo della FdS Alfio Nicotra ha detto che "mai come quest'anno è impossibile fare qualsiasi variazione e spostare risorse da un capitolo all'altro, e di conseguenza anche un commissario potrebbe varare questa manovra. Gli enti locali sono costretti al ruolo di questuanti nei confronti del Governo centrale, e così non si fa certo programmazione. In questa occasione non sommiamo quindi il nostro no a quello del centro destra e facciamo un piccolo gesto di disobbedienza civile non partecipando al voto sul bilancio e sul piano triennale delle opere pubbliche". Il consigliere del Pd Valerio Menchiari ha detto che "approviamo un bilancio redatto sulla base della realtà con la quale conviviamo e dovremo convivere anche nei prossimi anni. Negli anni scorsi c'era una grande capacità di programmazione, sono state fatte molte cose e con criterio". Il capogruppo del Pd Massimo Pacifici ha infine sostenuto che "il bilancio non permette movimenti di fantasia, stretto tra patto di stabilità e tagli governativi. Si è messo in moto un processo di lenta agonia degli enti locali, e di fronte a questo non dobbiamo arrenderci ma lavorare di più per trovare soluzioni ai problemi della quotidianità dei cittadini, scegliendo priorità ed obiettivi; per questo è fondamentale l'impegno su edilizia scolastica e ammodernamento infrastrutturale del territorio". Nella sua replica il Presidente Vasai ha ribadito che "mettere in crisi il sistema delle autonomie locali significa depotenziare un potenziale volano di ripresa economica. Da questi mesi di estrema difficoltà, nei quali abbiamo dovuto fare i conti con una situazione profondamente mutata rispetto anche soltanto all'anno scorso, ho percepito la consapevolezza di aver comunicato bene ai cittadini qual è la situazione. Apprezzo, infine, la posizione assunta dal capogruppo della FdS Alfio Nicotra di non votare contro questo bilancio". Dopo la votazione sul bilancio e quella sul piano triennale, varato sempre con 19 voti favorevoli e 8 contrari, è stato approvato anche il progetto sui servizi per le politiche attive per il lavoro, con affidamento della sua gestione al Cinpa, con 19 voti favorevoli, 6 contrari dei consiglieri Pdl e 2 astensioni di Udc e Unione Toscana.