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Il Giardino delle IDEE ospita Nunzia Penelope e Stefano Rodotà

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Arezzo – Sette giorni, otto incontri/confronti: Il Giardino delle IDEE si avvia alla conclusione con un doppio appuntamento straordinario.
Domenica 28 agosto 2011 la saggistica torna protagonista nella consueta cornice del Giardino Pensile del Palazzo della Provincia di Arezzo con inizio alle ore 21.00.
NUNZIA PENELOPE presenta “Soldi Rubati” (Ponte alle Grazie editore).
L'Italia è in stallo, i bilanci perennemente in affanno, la produttività arretra, gli investimenti latitano.
Nel frattempo le cronache, così come i dati molto meno noti degli istituti di ricerca, ci raccontano di un'economia ogni giorno più inquinata, che sta affogando nell'illegalità.

In questo libro – un'inchiesta che associa un'enorme documentazione di prima mano e un grande mestiere di divulgatrice – Nunzia Penelope raccoglie e classifica tutte le forme d'illegalità economica, risalendo al totale: quanto ci costano ogni anno l'evasione fiscale, il lavoro nero, gli abusi edilizi, la corruzione, la grande criminalità, il riciclaggio e gli altri reati finanziari?

In che modo ciascuna di queste voci, e tutte assieme con le fitte relazioni che intrattengono, stanno divorando la nostra ricchezza?

Come cambierebbe il Paese se l'illegalità tornasse anche solo ai livelli "fisiologici"?

Quanti tagli alla sanità, all'istruzione, alle pensioni potremmo evitare?

Le cifre sono da capogiro, e ci restituiscono in pieno la gravità della situazione: al contempo, tuttavia, ci dicono chiaramente che se mai riuscissimo a cambiar rotta avremmo un'Italia più ricca e più sana, con molte più risorse a disposizione per affrontare le sfide e i conflitti del prossimo futuro.

Giornalista, per oltre dieci anni si è occupata di sindacato ed economia per l'agenzia di stampa AdnKronos.

Ha lavorato al Cnel e oggi scrive di economia e politica per il Foglio e per Il Mondo. Collabora con La7 per la trasmissione economica “Effetto Domino”.

A seguire STEFANO RODOTÀ presenta “Diritti e Libertà nella Storia d’Italia” (Donzelli editore).
Diritti e libertà accompagnano la nascita del cittadino moderno, definiscono un ordine politico e simbolico interamente nuovo: essi divengono il connotato di un'età, appunto "l'età dei diritti", come l'ha definita Norberto Bobbio. La dimensione dei diritti, però, ci appare al tempo stesso fondativa e fragilissima, perennemente insidiata da restaurazioni e repressioni. In particolare, negli ultimi quindici anni si è assistito nel nostro Paese a un processo graduale che ha portato la classe politica di centro-destra, dall'iniziale tentativo di delegittimazione, a un vero e proprio attacco frontale alla Costituzione. La ricostruzione sintetica che Rodotà qui propone vuole obbedire proprio a questa logica. Non segue e discute le idee sui diritti, ma analizza politiche e comportamenti dai quali è dipesa la loro affermazione o negazione, cercando di rendere evidenti gli intrecci tra riconoscimenti formali di libertà e diritti e condizioni materiali per la loro attuazione. Le vicende delle libertà e dei diritti mostrano la lenta inclusione di un numero crescente di cittadini nel demos e le modalità attraverso le quali si costruisce la moderna cittadinanza, nel succedersi delle diverse "generazioni" dei diritti. Ma rivelano anche tenaci resistenze all'effettività dei diritti proclamati. Serve una grande fede per affermare i diritti nei tempi difficili. E di questo la vicenda delle libertà, che è poi vicenda concretissima di donne e di uomini, è testimonianza continua.

Nel 1955 si laurea in giurisprudenza all'Università “La Sapienza” di Roma, discutendo una tesi con il professor Emilio Betti. Allievo di Rosario Nicolò. Ha insegnato nelle università di Macerata, Genova e “La Sapienza” di Roma, dove è stato professore ordinario di Diritto civile e dove gli è stato conferito il titolo di Professore Emerito. È fratello dell'ingegnere Antonio Rodotà, scomparso il 23 febbraio 2006, ed è il padre della giornalista Maria Laura Rodotà, editorialista del Corriere della Sera. Dopo essere stato iscritto al Partito Radicale di Mario Pannunzio, rifiutò nel 1976 e nel 1979 la candidatura nel Partito Radicale di Marco Pannella. Fu eletto deputato nel 1979 come indipendente nelle liste del Partito Comunista Italiano, diventando membro della Commissione Affari Costituzionali. Nel 1983 viene rieletto, e viene eletto presidente del Gruppo Parlamentare della Sinistra Indipendente. Deputato per la terza volta nel 1987, viene confermato nella commissione Affari Costituzionali e fa parte della prima Commissione bicamerale per le riforme istituzionali. Nel 1989 viene nominato Ministro della Giustizia nel governo ombra creato dal PCI di Occhetto, e successivamente aderisce al Partito Democratico della Sinistra, del quale sarà il primo presidente. Nell'aprile del 1992 torna alla Camera dei deputati tra le file del PDS, viene eletto Vice Presidente della Camera dei deputati e fa parte della nuova Commissione Bicamerale. Al termine della legislatura, durata solo due anni, decide però di non ricandidarsi, preferendo tornare all'insegnamento universitario. Dal 1983 al 1994 è stato membro dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa. Nel 1989 è stato eletto al Parlamento europeo.

Dal 1997 al 2005 è stato Presidente dell'Autorità garante per la protezione dei dati personali, mentre dal 1998 al 2002 ha presieduto il Gruppo di coordinamento dei Garanti per il diritto alla riservatezza dell'Unione Europea. È stato componente del Gruppo europeo per l'etica delle scienze e delle nuove tecnologie. È tra gli autori della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea. È stato Presidente della Fondazione Lisli e Lelio Basso. È presidente della Commissione scientifica dell'Agenzia per i diritti fondamentali dell'Unione europea. Dirige dal 2008 il Festival del diritto di Piacenza.

All’interno del Giardino Pensile del Palazzo della Provincia sarà ancora attivo uno spazio Libreria, in collaborazione con Edison Book Store, dove sarà possibile acquistare a prezzo scontato i libri presentati da far autografare agli autori al termine degli incontri.

Ancora attivo inoltre lo spazio bar gestito dai volontari dell’associazione La Fabbrica delle Idee e uno spazio dedicato alla degustazione caffè offerto dalla ditta CAFFE’ RIVER SpA.

L’allestimento dal titolo “PARADISEA” sarà raccontato al pubblico dall’artista Andreina Giorgia Carpenito.

“La visione onirica del sogno di Max Ernst fluttuante ma infernale, il sogno come speranza, come Eden e bellezza, per i sensi, attraverso un’immagine di creazione che coinvolge la mente, l'udito e la vista, che poi si trasforma e diventa cuore. Paradisea, un uccello tropicale e come tutti i volatili libero di scegliere quale cielo conquistare, dal piumaggio unico per i suoi colori scargianti e affascinante nella mostra di se stesso, un sogno che vola alla conquista di chi lo avvicina”.

La sonorizzazione, dal titolo “LO SPECCHIO DEI SOGNI” splendidamente curata da Marco Grosso racconterà l’anno 1981.

Nei sogni lo specchio è scoperta di sé, consapevolezza, introspezione. È uno strumento prezioso attraverso cui il sognatore arriva a scorgere ciò che nel presente è importante o ciò che deve considerare di se stesso per il futuro. Lo specchio nell’antichità era usato per osservare il cielo e il movimento degli astri, la sua superficie riflettente era il supporto su cui appariva la vastità del mondo, ma anche la sua “verità”. Gli specchi magici dei racconti e delle favole sono il mezzo che consente di raggiungere non solo la realtà dei fatti, ma anche la realtà del cuore, dei sentimenti, della coscienza. Il fine dello specchio è quindi l’illuminazione, il vedere al di là delle apparenze, la saggezza, poiché lo specchio riflette anche la luce divina, l’intelligenza creatrice, la manifestazione dello spirito. La musica è la carrozza che ci trasporta in questo regno incantato, la porta oltre la quale ogni nostro desiderio diventa reale. Un flusso di emozioni, di immagini e di sensazioni ci trasforma in creature di un altro mondo, dove tutto è possibile. Sogni specchiati nella nostra mente, riflessi che riscaldano il cuore di energia e di speranza. Lo “Specchio dei Sogni” è dentro ognuno di noi, aspetta soltanto di essere guardato.

Il reportage fotografico dal titolo “L’ALTRO LATO DEL SOGNO” sarà realizzato e donato gli ospiti da Roberta Soldani.

Una fotografia che appare nei sogni ha il valore di un frammento di vita, passato o presente, che emerge allo scopo di essere rivisto ed esaminato.

Nella realtà fisica guardare una fotografia comporta una quota di attenzione, di curiosità e di piacere, stimola ricordi, fantasie e sensazioni e sono proprio questi elementi che, nei sogni, focalizzano l’attenzione dell‘io onirico catturando il sognatore e trasformando la foto in un elemento che non può essere ignorato e la cui importanza ingigantisce attraverso l’osservazione stessa.

Se le immagini della fotografia sono nitide ecco che può delinearsi una traccia di ciò che l’inconscio sta tentando di portare alla luce, se, al contrario, sono sfuocate è possibile ci siano aspetti di sé che il sognatore non è ancora pronto a vedere o situazioni che non ha il coraggio di affrontare.

Quando è il sognatore ad avere fra le mani una macchina fotografica e a scattare una fotografia, ecco nascere “L’altro Lato del Sogno”.

Il Giardino delle IDEE 2011 è promosso con il patrocinio gratuito di Regione Toscana, Provincia di Arezzo, Camera di Commercio e Comune di Arezzo.

Partner dell’iniziativa sono CAFFE’ RIVER SpA e ABOCA SpA.

Media Partners Sky e La Nazione.

Collaborano all’organizzazione la casa editrice Baldini e Castoldi, il Relais Badia di Pomaio e la libreria Edison Book Store.

A introdurre e moderare gli incontri, come di consueto, le giornalista Antonella di Tommaso e Dory d’Anzeo a cui si aggiungeranno Fabio Frabetti e Marzia Sandroni.